8? dono come son ben trattati li suoi sudditi da lui; cbe per la verità è cosa incredibile quanta affezione gli hanno tutti i suoi popoli, e si dice cbe al solo nome del signor loro non c’è uomo che allegramente non andasse alla mol te. E adunque stimato e temuto, come dico, grandemente questo Sofì, perchè dai suoi confini in ogni occasione potrebbe far correr la sua gente sino a Scutari , luogo sopra la Natòlia all’incontro del Serraglio. È anco tenuto in considerazione da questo Gran-Signore, e dai suoi, lo Sceriffo perchè lo veggono farsi molto grande, avendo un esercito volontario che lo seguita^ intendendo che molti signori mori d’importanza son convenuti seco; e alla Porta si diceva che era venuto sino a Tremesen , che è capo del regno di Barberia, anzi lino ad un castello quindici giornate discosto da Algeri. È uomo di circa ottant’ anni, liberalissimo, per quel che si dice, umano, e molto grato ai suoi soldati, e premia grandemente quelli a cui vede fare qualche segnalata prova. Veste medesimamente senza pompa, nè è dato a nessuna sorta di delizie, ma ha piacer di vedere i suoi soldati ben vestiti,ed ogni dì fa sapere loro che l’uffizio del buon soldato è o il» vivere degnamente o morire. Tiene alla guardia sua quindici mila moria similitudine dei giannizzeri, e, per quel che si dice di non minor valore. Questi, come sono informalo da chi intende queste cose, stanno al campo per ammazzar tutti quelli che fuggissero dalla battaglia; da cbe nasce che ognuno combatte piuttosto sino alla morte contra il nemico, che fuggire, perchè ad ogni modo sa che ha da morire per niano de’ suoi. 1 Vedi la nota seconda a pag. 36.