54 ■ . | H | ^ I . parie inlcriore delle qu;ili mettono una certa cosa di legno lunga più d una quarta, coperta d’argento indorato e lavoralo, e dalla parte di dietro dipende un feltro bianco lungo quasi tre quarte e largo una, che dà grandissima grazia, e li fa conoscere in ogni parte e luogo per giannizzeri, e fa che ognuno li ha in grandissimo rispetto. In quella parte dinanzi, alcuni che hanno fallo qualche segnalata faccenda mettono qualche pennacchio, e molli ne ho veduti così grandi di penne d’aquila che fanno maraviglia e riso a chi li vede per Costantinopoli e negli altri luoghi; ma ciò fanno solo in tempo di pace. Quando vanno per viaggio, vanno concerti bastoni lunghi da Ire braccia e solidi assai, nè portano altra arme ordinariamente, se non molli di loro un coltello da tagliare il pane,assai lungo,con la vagina attaccata al fianco, c per ornamento poi lo mettono alla fasciola che li stringe a traverso. Si chiamano tutti fratelli tra loro, e se uno è offeso, tutti reputano esser offesi e 1’aiutano. Abitano la maggior parte tutti insieme presso il loroagà in diverse camerette, sotto il governo d’ altri giannizzeri, che sono capi loro, quali, essendo pure giannizzeri, s’hanno acquistalo questo titolo di capo con qualche segnalata operazione. Non portano arme in dosso, come ho detto, in tempo di pace , uè hanno allra difesa se non in testa quella scuffia descritta poco innanzi, la quale basta a difendere ogni gran coltellata. Portano alla guerra diverse sorte di armi, e vanno sbandati senza ordine alcuno, si come particolarmente diro quando saremo al modo di fare gli eserciti di queste genti, e del camminar loro quando vi è presente la persona del principe.