3*9 Gran-Signore, poiché molte di esse sono notorie, e qualche altra dirò in più opportuno proposito; e mi basterà ora aver detto che in questa persona sia collocata l'assoluta potestà di quell’ impero. Ma la somma dell’ universal governo è tutta posta nella persona di Mehemet-pascià, suo primo visir; e se a questo passo la brevità del tempo non mi costringesse, m’allargherei molto volentieri per raccontare forse non senza maraviglia delle eccellenze vostre, come possi-bil sia che tanto peso riposi sopra le spalle di un sol uomo; poiché in quel governo non vi é altra orecchia alla quale pervengano tutte le proposte e le risposte delli ordinamenti, tutti gli avvisi, tutte le novità che seguono in tanto numero di regni soggetti a quell’impero. Oltre di ciò, distribuisce lui solo quasi tutti li carichi, gradi, oflìcj ed onori di quello stato, il numero delli quali può dirsi che è infinito; solo ascolta, consulta, e risponde agli ambasciatori di quasi tutti i principi del mondo, ed a tanti altri ministri di tutti i regni, ed a tuLti quelli che a lui chiedono soddisfazione, ai quali mai è impedita l’udienza; solo provvede ed ordina tutte-le cose,e massimamente le più importanti, ed in somma passano per mano sua tutte le cose civili, criminali e di stato, nelle quali altro consiglio non vi è che la sua sola testa, sì come qui appresso le eccellenze vostre intenderanno. Sta il pascià paziente, indefesso in queste fatiche, nelle quali mai non manca. Risponde gratamente, nè s’insuperbisce per la suprema dignità che tiene e nemmeno per essere genero del Gran-Signore, il quale gli deve restar molto obbligato, poiché gli conservò l’impero, che facilmente poteva tumultuare alla morte del padre sotto Zighet, facendo quella operazione con tanta maraviglia