66 DELL’ HISTORIA 1538 tevano tifare il beneficio del vento; di poter primi occupare quel (ito dalla parte di terra, che havevano difegna-to di tenere i capitani della lega , & d’impedirlo a nemici . I quali polliti in luogo molto opportuno, & eifen-do già per buono fpatio allargati da' noflri navigi, davano .con le galee loro a fronte dell’ armata Chritiiana, a vedere com’ ella fi moveffe contra di loro , riputandoti già ficuri ; poiché fi feopriva, che fenza i navigli groffi non erano i capitani della lega per commetterfi alla battaglia ; & il rimurchiarli più avanti, eifendo in vifta dell' armata nemica > non era fenza pericolo, óc portava tempo, & difficoltà; talché pareva, che in lor potetià fuife ridotto il fare la giornata . Ma il Doria fratanto raggirandoti intorno alle navi, & facendoti feguire da tutte le galee fottili, haveva tenuto gran pezza fofpeti gli animi, non pur de’ nemici, ma de’ Tuoi medefimi ancora , di ciò eh’ egli ti voleife fare. Stava ogn uno afpettando , che voltate le prode contra’ nemici, ti fpingeife 1’ armata innanzi, & ti deife il fegno d’appiccare il conflitto ; ma mentre troppo ti tarda , & con importuna dimora ti confu-& ritirai*. ma ^ tempo , fu a’ Turchi data opportunità di ritirarti all’ avantaggio, & di fuggire la battaglia. Penfierodii Era il difegno del Doria (com’egli diflfe poi) d’in-rmia.. gannare i nemici, i quali tenuti dubbioti di qual partito egli fuife per prendere , {limava doverti fermare fui mare in quella parte, & coti ridretti intieme come ft ritrovavano ; onde a lui fuife data opportunità, havendo con largo ordine difpofte le fue galee, di potere , prendendo più ampio giro, aflalire intieme da più parti l'ar-Provtduto mata Turchefca . Ma Barbaroifa accortoti di ciò che ti tentava contra di lui , con maggiore celerità prefe ( come fi è detto ) la volta di terra , tenendo nel camino fempre girate le prode verfo la noftra armata , & allargandoti quanto più poteva dalli navigi groffi . Nel qual tempo dando con ftupore di tutti l’armata della lega quati immobile , otiofa fpettatrice dell’ infulto de' nemici , & dell’occafione che loto fuggiva dalle mani, il Gene-