■>. 18 fosse dato principio alla fabbrica di questa città, e per allora credo che il luogo fosse bastante per abitazione di coloro che diedero principio a fabbricare, ma che poi per la comodità del sito e del luogo convenissero molle persone ad abitarvi, quali non potendo capire nel castello si siano andate facendo delle case intorno, e a poco a poco siano cresciute in tanta gran somma, che sia stato poi bisogno, per il sicuro vivere degli abitanti di quelle,serrare tutto il numero di quelle case con le mura, e ridurle in città grande murata, come ora si vede. Nel principio di quella non vi correva appresso nòdi dentro l’acqua che ora vi corre, ma per vivere si servivano d’acqua di pozzi fatti a mano, de’quali tutta la città è piena; ma da poi cresciuta, hanno condotto le acque che ora si veggono dentro e fuori, le quali sono condotte di tramontana e calano ad ostro, una parte con un fiumicello cavato a mano che corre di fuori della città , e un’ altra parte per un’ altro condotto ch’entra nella città di sotto terra, e serve ad un gran numero di fontane pubbliche e private, con cannoni che conducono l’acqua da per tutto. Queste acque sono tolte tre o quattro giornate lontano dalla città da una acqua, che discende da alcuni colli che stanno a tramontana di questa città; la qual acqua fa un’altro ramo che va per levante alla volta del fiume Eufrate, e potria essere che questo fosse il fiume Singas;ma allora saria forza dire che Tolomeo del nascere di questo fiume avesse preso errore, poiché non nascerebbe dal Monte Pietra, che è appresso d’Alessandretta. Questa città, come ho detto,è cinta intorno di un’alta muraglia con li suoi torrioni di parte in parte, che si guardano l’un l’altro, e per battaglia di mano farebbono