293 altri due uno per banda posti a prua, da dieci ovvero da quindici, ma lunghi assai, e non li sparano mai se non d’appresso e con certezza di far gran danno; il che è benissimo fatto, perchè il tirar lontano, massime in mare, non fa mai colpo, e consuma la munizione, mentre d’ appresso un tiro solo che faccia botta dà la vittoria ad una galera, e rovina un’altra. Hanno pochissime armi d’asta, e quasi nessuna, sebbene ora mostrano volerne avere più che possono da mare e da terra,ma si risolvono alle Ireccie, all’archibugio, ed alla spada, le quali tre cose maneggiano benissimo, e fino alla morte combattono come leoni. Delle spade si servono in grandissima parte dallo stato di vostra serenità, cioè da Saravallo, il che dico con mio estremo dolore, veduto che non si possa far tal viva provvisione da impedire che noi siamo amazzati con le nostre armi, non uccidendo tanto arma alcuna nel combattere quanto la spada. Vanno ogni giorno facendo nuove esperienze di voghe, ora con quattro, ora con cinque remi per banco, mettendo tre, quattro e cinque uomini ad un remo; ma per’verità non fanno quel prolfitto, nè riescono loro le cose cosi bene come nell’arsenale di vostra serenità.Non usano mezza gabbia, il che credo che sia male, perchè due o tre uomini da alto possono far gran male a quelli da basso. Gli uomini delle galere sono il sopra-comito, detto reis, il comito, sotto-comito, parone e quattro altri uomini da aspri quaranta al dì, ma tutti senza biscotto; poi venticinque inferiori perla navigazione e il veleggiare, che toccano aspri quattro al dì,ilpane,ed aspri settecento per una fiata. Vi sono ancora cento quarantotto uomini da remo con il pane, ed aspri ottocento per una fiata ; e, quando 1 Quello che sopraintende alla barca e la regola ( Boerio).