73 l’altra una disposizione alla idropisia, e da ciò viene che non sta mai molto fermo: perchè quando è in Costantinopoli, molto spesso, anzi quasi ognidì, va ne’suoi brigantini in diversi luoghi, e giardini della Natòlia cacciando e facendo esercizio grande. Per questo anco gli piace sommamente la stanza d’Adrianopoli l’inverno,perchè ha un serraglio così situato, che uscito dalla porta subito è nelle caccie e.solazzi; il che gli diletta tanto, che ogni giorno quasi lo fa. E per venire alle parti che più importano, che son quelle dell’animo, egli ha fama di essere molto giusto, dimodoché quando è bene informato non fa torto ad alctino. È servatore della sua fede e legge quanto altro che sia stato di casa sua, nella qual dicono che ha studiato e voluto intendere particolarmente la professione di non mancare alla sua parola ed alla fede; nè si può dir maggior laude che questa. È uomo che per la continua pratica che ha avuta già tanti anni che è nell’imperio, intende tutte le cose molto bene, e si risolve il più delle volte al meglio. E stato per sua natura sempre più inclinato alla pace che alla guerra , ed al presente più che mai per esser vecchio e per aver quattro figli ormai grandi, e per altri rispetti che Dio conoscendo gli lascerà godere il resto del tempo che viverà, mentre la guerra gli potrebbe causar molti strani accidenti. Di qui è nato che, contro l’instituto de’suoi passati, s’è lasciato quasi Solimano. Ma dopo i severi editti di Àmurat III figlio di Selim 11, i di lui successori e tutte le persone di qualche riguardo , specialmente gl'impiegati al servizio dello stato, salvarono sempre almeno le apparenze. Non vi sono quasi altri che i dervìsc i soldati, i marinari ed il basso popolo che diano lo scandolo di bere il vino. La pubblica morale ha però i suoi diritti sopra gli ubriaconi. Un mussulmano preso dal vino, che cada per la via e venga sorpreso dalla guardia, è condannato alle bastonate. Alcuni severi .sultani ordinarono perfino il taglio della testa.