nitore; benché, siccome liu detto, non sia mollo amalo dalli popoli nè dalli giannizzeri, non avendo ^in qui avuto faina d’uomo di valore, e anco tenuto di natura superbo, e tale che è nominato dai Turchi il sultano senza salute. La terza cosa che in proposito di questa materia m’accade di dire, è che sebbene in uno stesso tempo fossero privati li magnifici Rustan e Cardar del grado loro dopo la morte di esso sultan Mustafà , non però furono levati con la medesima intenzione; perchè il magnifico Rustan fu levato per salvargli la vita, essendo pericolo che come quello che a opinion di tutti era tenuto autore e consiglier di essa morte, non venisse ammazzato alla sprovvista, massime essendo egli in odio grande a tutti per la sua natura avara, perchè non solamente non donava del suo, ma anco impediva che sua maestà fosse largamente grata ad alcuno; ed il magnifico Cardar fu levato per dargli allora quella pena che parve conveniente, non essendo stato senza sospizione che avesse dato notizia ad esso sultan Mustafà dell’animo del serenissimo signor suo padre. E siccome ora li detti pascià sono in diversi luoghi, cosi si fanno diversi giudizj; perchè abitando il magnifico Cardar in un luogo sopra la Natòlia con poca riputazione, si crede ch’egli non abbia ad esser ritornato in grado di pascià, nè meno che debba aver alcun altro loco di reputazione: ed all’ incontro essendo ora il magnifico Rustan in Costantinopoli con la riputazione stessa di quando era attualmente nel grado di pascià , dando udienza al Li baili di vostra serenità, ed altre persone pubbliche, ed andando alla moschea come facea per innanzi, essendo quasi ogni giorno visitalo dalle guardie della l’or-