24 De’Tartari sopra il Mar Maggioresi può dir questo; che sono dipendenti dall illustrissimo Signor Turco, il qual tiene appresso disè un fratello di quello che domina sopra di loro. Degli altri Tartari veramente, che sono più fra terra, quelli che al presente si nominano, sono li Gisilba-sci, cioè delle berrette verdi, che vengono sotto il nome di Tartari, e confinano oltre il mar Caspio con il paese del Sofi; e vengono in considerazione del Signor Turco per la molestia che danno o possono dare al Sofi, la qual però non pare che fosse per essere molto grande, ma solamente di correrie e tumulti, che possono dal Sofi facilmente esser ripresi, quando egli non sia però molestato dal Signor Turco, come s’è inteso che è accaduto questi prossimi passati mesi; che essendo li detti Tartari delle berrette verdi entrati nel paese di Korassan, le genti del Sofi andate contro di quelli, li hanno ributtati e scacciati. Le forze di esso Sofi sono di sorte, che pare eh’ egli non possa contrastare col Signor Turco, quando detto Signor Turco non abbia dall’altra parte molestia, ovvero suspicione di averla. Perchè, per quanto ho potuto intendere, il numero delle genti che può fare il Sofi è di cento ventimila cavalli; cioè la sua porta di quaranta mila valenti e bene armati, quali egli tiene con pagamento nella Persia e nell’Armenia, sessanta mila che sono distribuiti nel Korassan, eventi mila alla frontiera della provincia di Bagdad. Lui non ha fanterie, nè artiglierie, salvo alcune poche, e qualche numero di schioppetti che si dice essergli stati somministrati da quelli di Portogallo, ma non ha gente che li sappia adoperare. La difesa che può far maggiore, ed offesa contro