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vuol dire signore dei signori, 1’ uno nella Romania eh’è nell’Europa, l’altro nella Natòlia, ch’è nell’Asia; e sotto quello di Romania v’hanno due beilerbei minori, che sono quello di Buda, e quello di Temesvar , che è la porta della Transilvania, e sotto quello di Natòlia ve ne sono altri quattordici. È poi stimata dignità maggiore essere beilerbei di Grecia che di Natòlia. Sotto questi beilerbei cosi di Europa come di Natòlia, sono molti sangicic, e, per quello che ho potuto intendere, in Europa son tanti che posson fare quaranta mila cavalli da guerra, e nell’Asia ottanta mila. Li stingine hanno da vaBH&imila sino a jpp—Éa mila ducati l’anno di provvisione, che si pagano del danaro dei dazj e del caraz, e sono obbligati tener prima uno alaibei, che è luogotenente del sangiac, poi timargì ovvero spai, li quali sotto il governo dell’ alaibei sono con lui insieme sottoposti all’obbedienza del sangiac. L’ alaibei ha la metà della provvisione del suo sangiac, e li timargì per il più quaranta mila aspri ', e per il manco tre o quattro mila; benché per la tirannide loro le rendite delle decime sono stimate ottavi
o	sesti, sì come si dirà quando si parlerà particolarmente di questo capi). Dico che essendo le decime stimate assai meno di quel che rendono in effetto, vagliono a loro fino al doppio, e in molti luoghi più, massimamente alli sangiac. L’obbligo di costoro a è che per ogni mila aspri son tenuti ad ogni bisogno, così in tempo di pace come di guerra, a presentare un uomo a cavallo atto a fazione. Li .timargì poi per sino a otto mi-
    *	Vedi la nota prima a pag. i/j.
    a Pure che intenda de’ ¿»angiacchi.