5a servizj delle palandre, alli traghetti da Costantinopoli in Natòlia ed altri luoghi più lontani, per farli faticare ed imparare la marineria; se ne mandano anche ai giardini del principe per zappare e far ogni servizio di orti, giardini e vigne, di modo che non stanno mai fermi, salvo il giorno del bairam, che è la pasqua de’Mus-sulmani. Di questi azam-oglani ne sono nel giardino del serraglio del Gran-Signore ottocento; e questi hanno di soldo aspri due al giorno. Ancora questi si fanno da per loro le spese del vivere. Vero è che hanno spesso donativi dal Gran-Signore, massime quando ei va alla caccia, e questi vogano al brigantino del Gran-Signore, e veggonlo faccia a faccia; il quale quando và a caccia, mena seco tutti gli azam-oglani de’ suoi giardini, ed ogni giardino ha il suo capo, e li giardini sono da venti in circa. Gli azam-oglani di tutti li giardini sono in numero di due mila, e tutti questi giardini hanno un capo sopra gli altri capi, chiamato bostangì-bascì, il quale è timoniero del brigantino del Gran-Signore. La stanza di costui è al giardino del serraglio del Gran-Signore, il quale sempre che vuol uscir della camera sua ed entrar nel giardino, manda a chiamar questo bostangì-bascì, il qual subito s’accosta ad una porta che è vicina alla stanza della camera del principe, e quivi è apparecchiato il cavallo suo, ed il bostangì lo aiuta a salire e se gli mette innanzi a piedi camminando per il giardino, e ragiona con lui di tutto quello che sua maestà vuole intendere. Questo giardino è grandissimo e gira tre miglia, ed in mezzo sono le stanze del Gran-Signore e della Signora