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simi ambasciatore e bailo Barbaro baciassero le mani al Turco alli 18 di febbrajo per licenziarsi da sua maestà; il che fu posto in esecuzione, essendosi preparato il divano, ed il banchetto, come fu fatto la prima volta che baciammo le mani al Gran-Signore: e la partita nostra fu differita per li 27 febbrajo.
     Dirò ora del sito della città di Costantinopoli, della sua ricchezza, grandezza, bellezza, e di ogni altra sua qualità. Dirò del serraglio nuovo del Gran-Signore, e degli ordini che vi sono; della natura de’Turchi; de’loro costumi ed usanze; delle donne, e degli abili loro; dell'effìgie e qualità del Gran-Signore e delli suoi figli e pascià. Dirò Tanimo loro, e come siano uniti o disuniti tra loro; nè tralascierò di dire della milizia terrestre e marittima di quel potentissimo imperatore; degli arsenali; delle entrate e spese che tiene;dei tesori; della forma del governo; dello stato suo, e di qualche altra particolarità degna di considerazione. E per non confondermi, seguiterò l7 ordine principiato qui di sopra.
     La città di Costantinopoli è posta a 41 gradi di latitudine, nella ultima parte dell’Europa verso Levante, sopra lo stretto del mar Maggiore. Circonda sedici miglia: è di forma triangolare, quasi equilatera, serrata di muraglia vecchia con torrioni antichi,atti solamente per difesa da un colpo di mano, e abitata da più di trecento mila persone, per quello che si può comprendere
colpa agli alleati non può astenersi dall* esclamare: « Fu questa veramente « lacrimabile cosa , della quale i nostri posteri giustamente potranno ripren-« dcre i principi di questa età , de* loro poco avveduti consigli nel conoscere « e ben usare l’opportunità, che era loro offerta, d’opprimere l’insolente « nemico comune : e tutte le età future si doleranno di questo nostro mal « fortunato secolo, nel quale per maggiore sua infamia sia caduta 1* occa-« sione d’ una tanto sperata felicità ».