i73 marico e risentimento in cadauno, e piene d'odio particolare contro del signor Rustan-pascià; ed in vero sarebbe seguito non solo in detta città, ma anco nell'esercito, quando ci fosse stato un capo che avesse voluto vendicare essa morte. La quale siccome è stata tenuta fatale (e che perciò si giudicasse che s’avesse a udire alcun particolare effetto) non avendo egli mai voluto credere ad alcuno avviso che gli fosse dato, nè da amici, nè dalla sua madre istessa (dalla quale, il giorno medesimo che fu morto, gli sopraggiunse un messo che gli faceva intendere che il serenissimo suo padre gli daria la morte) cosi è stalo da molti giudicato che sia stalo per il meglio ed utile della cristianità. Perchè esso sultan Mustafà, poiché fosse stato salutato imperatore, avrebbe avuto modo con l’amore che gli era portato dalli soldati, e per il nome grande che si era acquistato di principe liberale e magnanimo, e per il favor delli popoli, così turchi come cristiani, di farsi la strada aperta a qual delle imprese contra cristiani gli fosse piaciuta. L’altra cosa è, che siccome innanzi la morte di esso Mustafà era da tutti tenuto per certo che dopo la morte del Gran-Signore avessero a seguire tumulti grandissimi, con pericolo di quelli che vi si fossero trovati; perchè dall’un canto si discorreva che sultan Mustafà, essendo amato da tutti e giudicato degno dell’imperio per le molte buone qualità che erano in lui, perii favor di tutti li soldati, e massime delli giannizzeri (favore acquistato con la sua gran liberalità, non essendo mai stato alcuno che si fosse partito da lui malcontento) non avrebbe mai potuto tollerare che alcun’ altro fosse successo all' imperio; e dall’ altro canto, essendo sultan Solini primo delli figliuoli dell’altra donna ed amalo da