9 dalla trista volontà delli condottieri, li quali deprimendo le fanterie, e privando li principi della buona gente, tiravano nelle genti d'arme loro tutta la reputazione per farsi arbitri d'Italia, e ciò fu con rovina e desolazione, e in buona parte con servitù di quella. Ora è stato a ciò dato il rimedio; e quello che maggiormente ha operato sono state le artiglierie grandi e piccole cresciute in molto numero, quali non possono essere dai [cavalieri adoperate, e sono li fanti più atti a difendersi da quelle, e però è ridotta più ora che in altri tempi la milizia de’cristiani in fanteria. Questa sorte di milizia manca del tutto al serenissimo Signor Turco; e dico del tutto, perchè li giannizzeri 1 non hanno nè ordinanza nò disciplina, nè quella astuzia che è propria delle fanterie de’cristiani. Di maniera che, comparando la milizia dei cristiani con quella de’Turchi, dico, che venendo al paragone eserciti pari, dovrebbe di ragione esser nei Turchi molto disvantaggio. E se ora ultimamente quando il Turco andò verso l’Austria a, il mal consiglio suo, ovvero la buona fortuna dell’ imperadore avesscr voluto che fossero venuti a conflitto, penso che questo si saria con l’esperienza conosciuto, essendo opinione universale che i Turchi sarebbero restati superati, e vinti. Nè si adducano per contrario li conflitti seguiti col Sofì e coi MamaluCchi, essendoché quelli ancora non avevano fanterie, ed aveva di più il Signor Turco le artiglierie; e nemmeno le espugnazioni di Belgrado e di Rodi, troppa essendo stata la sproporzione delle forze. 3Nò modo alcuno ha il Signor Turco d’ aver genti d’ ordinanza , 1 lulorno questa milizia troveremo copiosissimi ragguagli nella seguente Relazione del Navagcro. a Nei ì532.