DIO itimi ultra cosa mortifica maggiormente quella gloria die si può acquistar con le armi, quanto le delizie e comodità, siccome da molte esperienze è stato conosciuto i Inara mente. Io non entrerò qui a ragionar qual sia al presente la oziosa e viziosa vita de’Turchi, perchè troppo avrei che dire; bastimi far sapere alle vostre signorie eccellentissime, che cosi come essi già altro non desideravano che il maneggio dell’armi e la guerra, così ora vedonsi li principali e lutti gli altri ancora aborrirla grandemente; ed io ne posso esser buon testimonio, perchè al tempo mio ho conosciuto chiaramente che molli per non andarvi, e specialmente a quella di Cipro, ed altre fazioni falle contro la serenità vostra, facevano grandi ofiìcj e grossi donativi, sì per fuggir la spesa ed il pericolo, come per poter godere le delizie delle loro ricchezze, sperando anco più con la presenza loro alla Porta, adulando il Gran-Signore, conseguir maggiori utilità e favori, che con il merito deH’ai mi. Queste sono le forze dal Signor Turco inlcrtenute, e tali sono le qualità loro quali io ho già descritte. Ora parlerò delPera- i io pubblico. Così come a tulli gli altri principi è di molla coli-siderazione ii riscuotere del danaro per l'ordinario inler-teninienlo delloslato e per gli estraordinarj bisogni della guerra, essendoché per il mancamento di quello molle cose vanno in sinistro, così non si conosce che a'Turclu sia mai succeduto in ciò disordine alcuno, tenendosi universalmente da lutti che le entrate di quell'impero superino la spesa, sebbene del giusto 11011 mi assicuro di poter dare conto particolare alla serenità vostra. La comune opinione è che quel Gran-Signore abbia otto