32 e desiderio di maggior sua riputazione 1 inducesse a credere in tal modo, cioè che quando vostra serenità fosse più ristretta con il Signor Turco, e conseguentemente più alienata da Cesare, avendo esso signor Luigi l’intelligenza cha ha delle cose di questa repubblica, reputasse dover egli salire anco in maggiore riputazione; se questo fosse, saria forse bene farlo certo e chiaro della ferma intenzione e volontà della serenità vostra di non voler nè potere per il proprio beneficio procedere altramente che con la sopradelta riserva, perchè di ciò ben certo attenderla ad altri pensieri, e tenendo da ciò in lauto maggior conto la sapienza e grandezza della sublimità vostra, tanto più egli si disporria a farle piacere, per servirsi a suo favore d’essa grandezza della celsitudine vostra. Queste sono le cose che mi è occorso di dire in questo breve tempo a vostra serenità, ed alle signorie vostre eccellentissime, se non con quel sapere e con quel giudizio che si converria, almeno con sincero animo e riverente alletto, riportandomi io sempre principalmente alla sapienza di quelle, e di quelli che siano meglio informati di me 1 Segue in due o tre pagine la solita chiacchierata dei disagi e delle spese del viaggio, e dell animo sempre disposto a* servigi della repubblica-