i37 ili Costantinopoli ed in Pera) s’è anco assegnato una galera con tutti li suoi armeggi e fornimenti, delli quali è tenuto a dar conto. Ma perchè non vi sono tante galere in essere quanti sono li reis, è necessario che alcuni aspettino ovvero che ne siano fabbricate di nuovo, ovvero che uno delli reis al quale era assegnata la galera manchi di questa vita, ovvero sia levato da quell’ufficio per alcuna occasione. Oltre li predetti reis, tiene anco sua maestà, pagati delli propri danari, otto uomini che stanno all’obbedienza di cadauno delli detti reis, li quali sono un comito con provvisione di aspri sette al giorno e non più, perchè essendogli cresciuto lo stipendio gli sarebbe anco dato il grado di reis; un proto con provvisione d’aspri sei, e due altri con provvisione d’aspri cinque ( li quali sariano buoni a far 1’ uffizio di corniti e di padroni in caso di bisogno),e quattro altri con provvisione di quattro aspri per uno; e questi sono atti a far cadauno uffizio di marinaro nella galera. Li quali reis e otto uomini sua maestà vuol intrattenere con danari; nè a questi è dato altro stipendio, nè autorità, così in tempo di pace come di guerra. Nell’armare poi, oltre li galeotti e scapoli, li qua- li sono al numero di cento sessantacinque, computati li bombardieri, oltre li otto uomini detti di sopra, vuole sua maestà che sia osservato il costume antico, cioè che li tefterdar , secondo il numero delle galere ordinate, mandino per tutto l’impero suo nell’Asia e nell’Europa la descrizione dei galeotti in modo da aver bensì rispetto al bisogno suo ma di non aggravare un istesso luogo due anni continui, nè manco quella parte di paese della quale ella fosse per servirsi