329 eia questa distruzione che ogni giorno si và facendo maggiore in ogni parte; perchè essendo ormai tanto inculto, e disabitato per tanto spazio di paese, sarebbe di grandissimo impedimento a chi lo assaltasse con esercito terrestre, poiché quasi sarebbe impossibile di sostentarlo senza far maggiori prov visioni di quelle grandissime, che essi medesimi fanno quando gli eserciti loro camminano. Io mi sono allargalo per dimostrar alle vostre signorie eccellentissime come il governo di quell’ impero sia lutto riposto in mano di schiavi nati cristiani, parendomi cosa di molta considerazione, acciocché da questo elle comprendano quel benefizio e malefizioche ne pos-sino esse ricevere. E aggiungo poi, che con tutto ch’io abbia già detto, che per il modo dell’obbedienza di quelli popoli, lo stato del Turco sia meno sottoposto alle sollevazioni, pur che disordinasse alquanto quel freno che ora lo mantiene, forse tanto più facilmente caderebbe all’ ultima ruina. Il che potrebbe succedere per molti accidenti, o di morte improvvisa di quel Gran-Signore, lasciando uno o più eredi di minore età, o per altre vie che si potrebbero introdurre; potendosi tener per fermo, che niuu’altra cosa ridurrebbe meglio quel grand’impero alla total sua estirpazione,quanto la confusione in sè medesimo. Poiché non avendo molti di quelli fondamenti onde si suole mantenere uno stalo, come ho già detto, ma ben altre condizioni atte a distruggerlo, si può giudicare che caderebbe assai facilmente, e tanto più quanto li principali pascià ad altro non aspirano salvo che con invidia e rancore a ritrovar modo di deprimersi l’un 1’altro. Perchè oltre la naturale invidia ed ambizione, che suol essere nei principali ministri di uno alalo, si appresenta ora a quelli mag-