G8 isole greche e di Candia , assuefatti al servizio dei na-vili e delle galere. Avvi poi Topàna ' ove fondono le artiglierie, e dove n’hanno molle, ma per il più tolte in diverse imprese, ed hanno diversi maestri che sforzati lavorano e di ogni nazione. Per galera sono uomini da cento ottanta a dugen-to, quando non vi mettono maggior numero di giannizzeri, e da cento cinquanta da remo, e da trenta in quaranta ghimigì “, e da venti bombardieri, li quali sempre sono salariati dal padrone, detto reis. Sopra una galera hanno un pezzo di artiglieria da cinquanta a prua, e quattro smerli, ovvero moschetti. Il pezzo grosso ha balle cinquanta; gli altri quattro, balle venti per uno, secondo le imprese. Menansi poi dietro altri legni con monizioni, polvere, archi, freccie, e molte altre armi. Questi reis solevano esser trecento ; il qual numero per morte si rimetteva, nè mancava mai. Ma par-mi che ora per diminuire la spesa non vogliano che si rimettano. Ne hanno ora da cento cinquanta , ma cento soli saranno i buoni per essere vecchi. Vengono e rimessi, e approvati come vuole il capitano dell’artiglieria, il quale è assoluto padrone quando è fuori, e tutti dipendono da lui. Usano nell' uscire dai Castelli 3, che il generale legge un comandamento ordinato dal Gran-Signore del dove debba tendere il suo 1 Un sobborgo di Costantinopoli. Questa parola vale anche fonderia di cannoni, e forse quel sobborgo prese nome da questa fabbricazione. 3 Marinari liberi. 3 Ossia dal Bosforo e dai Dardanelli, le due bocche del mar di Marmar», difese da molti castelli più o meno importanti.