198 di descriverlo, massime non essendone gran bisogno all’ intelligenza di questa guerra. Bensì il dire alcun die del paese del Sofì non mi par fuori di proposito, per soddisfazione di coloro che, per esser questo signore remotissimo dalle nostre parti, non hanno inteso che paesi gli siano soggetti. Dicof adunque che il paese che a questo signore dà obbedienza, ha per fine da due lati due mari, ruuo il mar Persico e l’altro il mar Caspio. Questo fa fine alla parte settentrionale, e quello alla parte australe. Da levante lo serra una catena di monti detta Caucaso, che mette con l’un capo nel mar Caspio e con l’altro nel mar Persico: dalla parte d’occidente il fiume Tigri con l’Eu-frate, che è la linea che ho scritta di sopra, fino al paese de’Curdi, e de’Giorgiani, tra i quali confini sono inclusi più che mezza l’Armenia Maggiore , tutta la Media , l’Ircania, la Partia, la Caramania, la Sussiana, e parte deH’Assiria; delle quali provincie ognuna per sè sola ha avuto imperio, e chi ha letto l’istorie antiche ha inteso di che potenza ognuna di queste sia stata, e quanto li loro signori siano stati grandi, e quanto abbiano dato da fare alla potenza de’ Greci e de’ Romani. E però non sarà meraviglia se un re che ora abbia il dominio di tutte, faccia tanta resistenza quanta Tamas fa a Solimano, il maggiore de’ Gran-Signori che ancora sia stato nella casa ottomana; il quale due altre fiate con lo sforzo della potenza sua ha tentato di torgli il regno,e ora che con la maggiore che mai fosse si era mosso, gli è convenuto ritornare, con fargli, come nella descrizione mia vedrà, poco nocumento. Avanti ch’io entri nel principio di questa guerra fa di niesliero , acciò che coloro che leggeranno, più chia-