201 <( beuefizj che egli vi ha dato, che volentieri non vote gliate mettervi a un poco di fatica per difensione del-« l’onor suo? Non crederò mai che del debito che voi « avete con lui, non vogliate ora meco scontarne una mi-« nima parte, e tanto più che insieme con questo voi ver-« rete a difendere la dignità della maestà del vostro « principe, che amandovi tutti come figliuoli ha cer-« calo sempre di farvi benifizio in ogni occorrenza die « gli si sia presentata, e ora cerca più che mai,eappres-« so insieme farete vendetta del sangue vostro, e vi li bete rerete del travaglio che vi potria dare l’inimico vostro « se egli restasse nel potere ed essere suo. Tutte queste « cose vi debbono muovere a far meco quest’impresa « volentieri, e tanto più che io desidero che questa ini-» presa si spedisca con quella minore incomodità vostra « che sia possibile. Ilo posto cura che non vi manchino « quelle cose che più vi fanno di mestieri; e non avete da « dubitare che vi manchino le biade, perchè finora « fatta n’è tal provvisione, che ci farà per tutto il tempo « che si ha da stare in campagna, la valuta delle qua-« li non ascenderà a tanto prezzo, che comodamente « ognuno non la possa tollerare. Nè temiate che vi « manchino danari; perchè io delli tesori miei in ser-« vizio vostro ho condotto con me, siccome voi potete « vedere qui, cento some d’oro, e tutto è per servizio « vostro, ed io come cosa vostra quello tengo sempre « ai comandi vostri; però chi di voi ora ha, o per l’av-« venire avrà bisogno di danari, venga a dimandar-« mene, die dalli miei tesorieri sarà accomodato di « tutto quello che gli farà di inestiero. Lasciato adun-« que da parte il timore che vi debbino mancare le u cose necessarie a questa impresa, con buon animo di-