lei, si giudicava che per il favor di quella e del signor Rustan suo cognato e del magnifico capitano da mare, avrebbe potuto aver modo d’entrare nella città e Serraglio, e fallosi padrone del caznà, acquistare con quello il favor dei giannizzeri, ed esser da loro salutato imperatore, il che avrebbe potuto far con non molta difficoltà essendo nel suo sangiaccato più vicino a Costantinopoli degli altri suoi fratelli. E ritrovandosi anco sultan Ba-jazet, giovane pieno di spirito, amato da molti, si poteva creder che aneli’egli avesse voluto tentar la sua fortuna, massime essendo certo di non avere a vivere dopo che alcuno delli fratelli fosse successo all’imperio, e che avrebbe posto tutto il suo impedimento che sultan Selim non avesse potuto ottenere il suo desiderio. Alcuni vogliono anco intorno a ciò discorrere che sultano Gen-gir, sebbene per 1’ età fosse 1’ ultimo di tutti, e che fosse anco di debole complessione e di aspetto non degno di principe, non avrebbe voluto perdere l’occasione, la quale se gli saria forse facilmente presentala per la discordia degli altri fratelli, trovandosi massime egli al tempo della morte del serenissimo suo signor padre nel Serraglio, sede propria dell’imperatore. Ma ora essendo quasi del tutto levate le cause delle discordie e tumulti, pare che cadauno non solamente sia quieto e viva sicuro dal timore che prima aveva, ma che anco aspetti che sultan Selim succeda all’imperio senza contrasto alcuno, massime polendosi giudicare che a ciò consenta il Gran Signore, avendo sua maestà deliberato di averlo appresso di sè, forse con pensiero che acquistandosi egli il favore e grazia delli soldati, con la liberalità e col nome di buon capitano ritrovandosi presente nelle imprese, possa al tempo della sua morte, esser salutato impe-