io8 all’anno dodici mila ducati senza spendere un soldo; e ch’io abbia liberato più di dugento venti schiavi in diversi tempi, e non solamente intertenuto il pasciii dal rovinare Spalatro, ma ancora ridotte le cose degli Spalatrini com’essi desideravano; non ho però fatto cosa che mi possa gloriare, come ho detto di sopra, che sia detta qui, perchè sebbene ogni cittadino di questo illustrissimo stato gli acquistasse una provincia, e facesse vostra serenità padrona del mondo , dovrebbe dire. « Domine, cum haec omnia feci, servus inutilis fui. » Troppo gran debito è quello, serenissimo principe, che si ha alla patria, per la quale nissuno può tanto che non sia obbligalo a molto più, ed è voce d’animo angusto e sordido il dire: « Io ho meritato della patria. » Sono al tempo mio uscite due armate due anni continui sotto un capitano superbo ed avaro, fratello di Rustan, ed è stato necessario presentarlo, per benefizio di vostra serenità , onoratamente, in conformità di quanto ho trovato scritto sopra i libri esser stato domito al tempo di Barbarossa sotto il dirissimo Zane, che da allora in qua non erano uscite altre armale; ed essendo dopo la pace, che sono venti anni, tre armate uscite, due hanno toccato a me in due anni che vi sono stato. Ho corso quel disturbo delle acque di Gorfù,per il quale fui necessitato presentare onoratamente Dragut, e medesimamenle sono stati presentati in questa occorrenza molti altri dell’armata, il che tutto fu fatto attendendosi al benefizio delle cose di vostra serenità. È andata la Porta due anni continui ili Adriano-poli, onde è convenuto, per seguitarla, far molta spesa straordinaria.