XIII coll’esercito all’ impresa d’ Ungheria , fu colpito da una palla d’archibugio che lo distese morto nel campo; e ogni nuova speranza mancò con lui. Morì Ahmed il 17 gennajo del i6t)5. MUSTAFÀ li, figlio del deposto Maometto IV, prevalse con atte al fanciullo di tre anni, che Ahmed lì lasciava di se. Nel svio avvenimento al trono diede prova di animo valoroso, e volle alla testa dell’esercito ritentare l’impresa d’Ungheria. Ma la battaglia di Zenta, vinta dal principe Eugenio di Savoja contro di lui, lo fece chiaro della insufficienza oramai troppo esperimentata del valore disordinato de’suoi contro 1’ arte studiata delle milizie cristiane. 11 famoso trattato di Carlowitz, che ne fu la conseguenza, terminò definitivamente la lotta degli Ottomani e degli Austriaci, ai quali ultimi assicurò il possesso dell’Ungheria, della Transilvania e della Schiavonia, e ai Russi quello di Azoff, e la restituzione della Podolia e dell’ Ucrania alla Polonia. Questi rovesci e queste umilianti condizioni fecero insorgere 1 giannizzeri, i quali nel 170-2, forzarono Mustafà II a deporre l’autorità nelle mani di Ahmed III suo fratello. Ahmed III, fratello di Mustafà, ebbe a ricevere nel principio del suo regno il re di Svezia Carlo XII, che sconfitto da Pietro il Grande a Pultava andò a chiedere un ricovero al sultano di Costantinopoli. Ahmed fu da quel re avventuroso eccitato ad una guerra sanguinosa, ma senza risultamento importante contro dei Russi. Acquistò maggior gloria col riconquistare sui Veneziani la Morea; la quale gli rimase sebbene l’Austria, dichiarando quella conquista una infrazione al trattato di Carlowitz, movesse contro lui il principe Eugenio; il quale vinse la battaglia di Petervaradino e prese Temesvar e Belgrado, che rimasero all’Austria per forza del trattato del Passarowitz. Ma questa pace, e la guerra mossa da Tamas Kuli-Kan re di Persia alla Porta, eccitarono i facili ed oramai prepotenti giannizzeri alla rivolta, i quali nel i73o proclamarono imperatore Mahmoud I nipote di Ahmed, e figlio di Mustafà II. Mahmoud I credette, salendo al trono , d¡’dovere per qualche tempo mostrar buon viso agli autori della ribellione: finche pei loro eccessi medesimi vedendoli venuti in odio degli abitanti di Costantinopoli, si porto ad una astuta ed energica esecuzione contro ili loro, cinquecento dei quali furono messi a morte. L’Austria, volendo approfittare di quei disordini, dichiarò la guerra alla Porta;