36^ di sangue ahjeltò. E di statura piccola, ma di cera fiero, di natura pieno di fraude, insaziabile nella cupidità, carnefice, crudele, sfacciato, e infedele in tutte lesue azioni, come ci ha fatto conoscere l’esperienza nella perdita di Cipro, essendo stato lui capitano generale da terra in quell’impresa. E amato, come ho detto, dal Gran-Signore, ed è inimico mortale di Mehemet. Procura l’inquietudine di questo nostro stato, perchè sarebbe sicuro di essere eletto all’impresa, dove disegnerebbe di farsi ricchissimo, come ha fatto nella guerra di Cipro; a tal che è egli il più superbo, ed il più delizioso pascià di tutta la Porta. Ha l’entrata ordinaria, come hanno gli altri, ed è in considerazione di esser primo visir quando muoja Mehemet. Il sesto pascià è Sinan, di nazione Bosniano,d’anni cinquanta, di onesta statura, rozzo nelle pratiche, il più povero,e manco magnifico; contuttociò è stimato in qualche modo per timore. Costui fu già ammesso anni sono capitano di mare. Non ha molta convenienza con le cose di vostra serenità, ma però non siscuopredi mal animo a questo stato. Fin qui ' mi pare aver detto a vostra serenità tutto quello che più necessario e più conveniente mi è parso, per la trattazione dei negozj con questo principe. Nè altro mi resta se non dirle, che io mi sono adoperalo in questa ambasciata con quella sincerità di animo, e realtà di maneggio che nella mia commissione con grand’ e- 1 Ho lasciato un lungo discorso sulle milizie di terra e di mare e sulle rendite della Porta, che doratore fa succedere alla descrizione dei pascià, stimandolo discorso ozioso per noi che conosciamo questa materia dalle precedenti relazioni, alle quali è in tutto conforme il brano che tralascio del lìadoaro.