335 essendoché di già era seguila l’elezione nel fratello di sua maestà cristianissima: della quale elezione non ne fu anco a quella Porta dimostrata soddisfazione alcuna, con tutto che fossero sollevati dal timore che quel regno andasse a cadere in mano dell’imperatore, o del Moscovita, il che veramente sarebbe stato di grandissimo pregiudizio loro. Ora poiché in certo modo da questa parte i Francesi sono fatti confinanti al Turco, e con tanta poca di lui soddisfazione, e stante le occasioni che possono nascere dalla vivace natura di una di queste parti, e dalla superbia ed alterezza dell’altra, si può dubitare che fra loro possa occorrere qualche maggior disparere che prima; se non che per lasciar ben stabilire il re di Polonia nel suo regno, i Francesi procederanno almeno da prima più riservatamente. Dell’animo del Gran-Signore verso il serenissimo re cattolico ', essendo perpetuo suo nemico, non fa bisogno parlare, ed ora massimamente per la perdita di Tunisi % e per il pericolo che gli sovrastaili quelle parti di maggior danno. E con tutto che i Turchi non dimostrino di tenerne conto, pure alla superbia loro, oltre il danno, deve premere l’onore e riputazione assai abbattuta, essendo seguita quella perdita in tempo che il re cattolico pareva più debole per li grossi tumulti di Fiandra, per la separazione dalla lega della serenità vostra, e massimamente allora che la casa Ottomana aveva sopra il mare la maggiore armata che mai per avanti uscisse da Costantinopoli, e quasi altrettanto 1 Filippo II. a Presa da Don Giovanni d’Austria per Filippo IL nell* anno stesso di questa Relazione i5y'ò. Ma fu conquista di breve durata, perchè l’anno aj»-presso i Turchi la ripresero.