28 I dà; e fin nelli mercati, prima che comincino a vendere cosa alcuna, fanno pubblica orazione per la divisione de’ cristiani. Tre cose sole credo io potriano rovinare i Turchi. Una (e questa saria la vera) è la divisione fra loro; perchè siccome l’estrema unione nella quale sempre sono stati e fra loro e in far la guerra ad altri, li ha ridotti a quella grandezza che vediamo, cosi la divisimi tra loro, che li facesse volgere le armi in sè stessi, poiria rovinarli del lutto: e potrebbe essere che questi due fratelli ora dessero a ciò gran principio *, ovvero che un beilerbei, come sarebbero quelli del Cairo o di Bagdad, col favor dei vicini si ribellasse. E credo che quella potenza, coni’ella cominciasse 1111 poco a marcire, con tanti cattivi umori che ha di dentro e di fuori, in un tratto si putrefarla, di modo che se 11 ’ a vii a certissima vittoria. La seconda càusa di possibil rovina saria se continuassero, come fanno, nell avarizia , nelle delicatezze, e nel corrotto vivere e governo dello stato, perchè perdevano affatto il nome di valenti uomini, come ora incomincia ad accadere, dandosi, come si fà, i gradi a chi più dona e 11011 a chi più merita; lo che ha ridottole cose al punto che nessun pascià è uomo di guerra: ed il medesimo è dei minori capitani e dei sangiacchi, e di tutti, i quali in una parola si fanno all’incanto. Ma questa seconda via sebbene bada capitarea questo fine, sarà più lunga della prima; pure accaderà, e li Turchi stessi lo affermano per loro profezia. La terza saria che un re di Persia valoroso,avendo 1 Allude ai dissidj incominciati già tra idue figli di Solimano, Seiim e Bajazet, per la successione dell’impero; dissidj clic, dopo aperta guerra, fluirono colla morte di Bajazet,