79 dalla successione dello slato, non è più sicura via che potergli proibire il passo con un’armata. È vero che ■ la vicinanza di sultan Selim, ed il favore della madre se sopravivesse y e del pascià padrone del cazna e dei danari del Gran-Signore, potriano in un subito accidente di morte far mettere sultan Selim in sedia, e con li danari, con li quali si fa ogni cosa, scancellar dall’animo di quella gente 1’ affezione che hanno a sultan Mustafà, ed a questo modo conservarsi; ma questi non cesserebbe poi con le forze sue e con l’ajuto d’altri di recuperar quello che gli fosse stalo tolto ingiustamente. Ma sia per esser successore chi si voglia, ognuno teme, e molti e li medesimi Turchi dicono, che non senza difficoltà e sangue si terminerà questa eredità, e dubitano che questa non abbia da esser il principio della rovina loro. Intorni) a ciò è cosa difficile giudicar l'inclinazione dell’animo del padre, perchè se tutti gli sono figliuoli, ha però continuamente la sultana appresso che cerca di mettere in grazia i suoi, e in disgrazia Mustafà; ma pulsi sa che al nome di Mustafà non può far che non si muova, ed egli parimente, quand’anche desiderasse altrimenti, ha detto che Mustafà sarà Gran-Signore '. Per queste cause sultan Solimano, e per l’età, e per aver fatle tante faccende che gli par d’essere degno successore delle virtù dei suoi passati, avendo acquistato Rodi e Belgrado , scacciato dal regno e privato ili vita l’infelice re d’Ungheria, e nei confini di Persia avendo guadagnato molti luoghi, si giudica non r Ma non lo fu. Rossane, nell’interesse della propria prole, seppe talmente insinuare in Solimano il sospetto che Mustafà tendesse ad assicurarsi colla ribellione la successione paterna, ch’egli si condusse finalmente a decretarle la morte, che tu eseguita sotto i suoi medesimi occhi.