ve è destinato per li comandamenti di sua maestà, levando in Negroponte il resto del biscotto, per il bisogno dell’ armata per sei mesi. Nel qual loco di Negro-ponte era solito di spalmarsi le galere, ma ora pare che questo il più delle volte si faccia alla Prevesa , come luogo nel quale, ¡come si dice, si trova per questo effetto miglior comodità d’ ogni cosa. Allarmata di sua maestà sempre si aggiunge buon numero di legni de’corsari, li quali non solamente a richiesta del capitano, ed anco prontamente al servizio di quello, ma anco per propria volontà ed a tutte loro spese, s’offeriscono di andare, mossi solo dalla speranza della preda, potendo allora farla senza timore di querela. Delli quali corsari il detto capitano se ne serve come d’uomini pratici delle cose di mare, e che hanno buoni legni e bene armati; dal che ne siegue che gli ambasciatori e baili delle vostre eccellentissime signorie, hanno gran diflìcoltà in ottenere comandamenti che alcun corsaro sia castigato e disarmato, e che anco non gli sia dato nè ricapito nè vettovaglia. E quel che è più e peggio, è che ottenuto il comandamento, si vede che li capi alliquali è indirizzato il comandamento non danno debita esecuzione, ritrovando essi facilmentel’escusazio-ne; il che fanno perchè sono di continuo in tal modo donati da essi corsari, che si può dire che abbiano certa parte della preda. Per questo ordine e modo d’armare vedesi manifestamente , per il calcolo che si può far del danaro che si riscuote e che si sborsa per questo conto, che il serenissimo Gran-Signore non ha alcun’altra spesa ordinaria nel tener fuori l’armata per sei mesi, se non delle fuste , delli armezzi, e corpo della galera , e per l’estraor-