Gì È da notare che questi quattro colonnelli sono tutti cristiani rinnegati, usciti dei serragli di sua maestà, ovvero figli di altri colonnelli, o vero stati giannizzeri ed avvanzuti così per le buone prove da essi fatte. Dopo questi alla parte destra , dopo li cavalieri soldati, viene una bandiera bianca, e innanzi a questa viene Yagà dei ciarcagì, che vuol dire colonnello dei poveri cavalieri giovani, li quali hanno pur di paga aspri dieci sino a trenta, ed il lor colonnello cento; e sono medesimamente sopra buoni cavalli, e in cima le lor lance hanno una bandierola bianca, e medesimamente stendonsi in ala. Con questi seguita dalla parte sinistra una bandiera verde e bianca, innanzi la quale viene Yagà dei solboluc-ciarcagì, ossia poveri cavalieri giovani della parte sinistra, il quale ha di paga aspri cento , e detti cavalieri hanno pure da dieci sino a trenta aspri, ben armati e ben a cavallo, con in cima alla lancia loro una bandierola mezza verde e mezza bianca, e si stendono a modo d’ ala. Dopo questi seguita dalla parte destra, appresso i poveri cavalieri giovani, il maggiore pascià, detto vezir-azem, con una bandiera di due colori, secondo che gli par di farla, con forse mille cinquecento schiavi suoi, avendo tutti in cima delle lor lancie una bandierola delli medesimi colori che la prima, tutti benissimo a cavallo, benissimo vestiti ed armati; ed appresso detto pascià è un luogo-tenente che guarda tal gente dopo lui. Questo maggior pascià lia l’anno ventiquattro mila ducati, oltre le regalie , che sono senza numero, e passano forse sessanta mila ducati. Il luogotenente ha aspri sessanta al dì, e le regalie che vanno ad altrettanto; e degli schiavi sono alcuni che