102 Hanno questi ebrei rovinato quel viaggio del tutto, anche perchè incaparrano tutte le lane e le vendono a modo loro; e hanno preso anco il traffico dei ciambel-lotti fini, che facendoli fare o comprandoli loro tutti, vengono a guadagnare quello che solevano guadagnare li mercanti che attendevano a questo viaggio. Oltre poi li pochi guadagni, o piuttosto le certe perdite e di grandissima importanza, un’ altra cagione delle poche faccende è il timore della morte del Gran-Signore; nel qual caso, per la prepotenza alla quale son saliti i giannizzeri, ogni cosa va a rischio d’andare a sacco, ed anche un fuoco, facilissimo ad accadere, può produrre il medesimo effetto. S’ aggiunge a queste due cause una terza ch’io reputo di grande momento; che essendo questi che son maestri, o fattori in Costantinopoli, giovani, non possono star senza donne; e per fuggir maggiori pericoli si riducono a torre a caditi, cioè per moglie, alcune donne; con le quali avendo figliuoli, se venisse il caso della morte del padre, non manclieriano garbugli ancor sopra la roba che fosse giustificata non esser del padre: e la giustificazione è molto difficile non solo nelle cose private, ma ancor nelle pubbliche. Queste poche cose ho voluto dire, le quali saranno poi in quella considerazione che parerà a questi signori mercanti, che mandano li loro capitali, e li quali, battute le spese, debbono poi fare li loro conti. Molte cose ho detto finora di qualche importanza, ma quanto mi apparecchio a dire ora reputo di molto maggiore; e questa è intorno la persona e qualità dei dragomanni. E prima che io dica altro dirò, che volesse Dio che in un maneggio di tanta importanza a vostra serenità quanto è quello di Costantinopoli, potessero h