33G superiore a quella de’ Spagnoli. Vero è che a quella Porta, dappoi la conclusione della pace con vostra serenila, s’introdusse, come altre volte ancora, ragionamento di tregua col re cattolico, ma cosi come ciò non produsse allora altro effetto, cosi si può tenere che al presente sia per accadere, specialmente con l’occasione della presa di Tunisi non punto atta a facilitarla, se però stanchi ornai li Turchi da queste continue armate, non disegnassero di riposare, conoscendo anche che sebbene il re cattolico difficilmente potrebbe essere a loro superiore d’armata, pur la può crescere e intertenerla con minore incomodità che loro non fanno; oltre che le imprese contro di lui che disegnano li Turchi di fare, sono tutte ripiene di molte difficoltà, come bene è conosciuto dalla serenità vostra, senza ch’io voglia discorrere altro. Del regno di Polonia, essendo pervenuto nel fratello del re cristianissimo, crederò che quello cho ho detto di sua maestà cristianissima, con la considerazione che già ho fatta intorno la elezione, dehba ancora servire a questo proposito. Il qual regno essendo unito al presente con la Lituania, ed avendo, per il vero, forze assai potenti di buona cavalleria, è mollo stimato da’Turchi; con tutto che anco questi per il medesimo rispetto potriano danneggiare i Polacchi , i quali perciò s’ intertengono destramente col Gran-Signore, e lauto maggiormente, quanto avendo i Tartari confinanti, li quali con buona amicizia dipendono dalla casa Ottomana, temono i Polacchi molto le incursioni loro, delle quali patiscono assai, poiché i Tartari rubano gran quantità di animali e d’uomini; onde acciò che questo non succeda con l’ordine e favor dei Tur-