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     Non temete le bombe, e i projetlili de’nemici: non accogliete’l’oro austriacante che circola internamente, e vedrete, che non temendo le prime, non piangerete r.elT avvenire, e non accogliendo il secondo, non vi renderete vili mercadanti della patria vostra.
    Accorriamo adunque in massa quanti siamo capaci alla demolizione del Ponte: Muratori, Scalpellinis Burchieri, Pealeri, gli uni pel disfacimento, gli altri pel trasporto: ed imploriamo l’ajuto di Maria Vergine eh’Essa ci salverà da ogni disgrazia durante il nostro travaglio.
     Ascoltate le voci di chi ama l’onore della patria più che se stesso,
                              UN VOSTRO CONCITTADINO.
\ Giugno.
PAROLE DEL PRESIDENTE DEL GOVERNO
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Dette dui Pergolo del Palazzo Nazionale quest’oggi primo giugno 4849 alle ore 3 I ¡2 pomerid. in lode delle Truppe che difesero il Forte di Marhgera
DOPO TERMINATA LA GRANDE PARATA
falla alle medesime
DAL GENERALE PEPE.
     Voi avete veduto una parte delle truppe che cosi gloriosamente difesero i Forti di Marghera.
     Viva la guarnigione di Marghera 1
     Tutti quelli che non vi poterono concorrere, desiderano di poterle emulare.
    Abbiamo avuto delle perdite, bisogna empiere i ranghi che sono vuoti.
     Al deposito dell’Arruolamento o Veneziani!
     Al deposito, al deposito o Veneziani !
2	Giugno.
     L’Assemblea dei rappresentanti dello stato di Venezia, raccolta in Comitato segreto, deliberò ieri a squittino segreto ed a porte chiuse. Dopo la separata votazione delle singole parti, venne votato l’intero decreto, e sopra 109 rappresentanti, 97 votarono per il sì, 8 per il no, 4 si astennero. Deserte le tribune, senza affluenza straordinaria di popolo sulla piazza, con poche guardie civiche a custodia degl’ ingressi, * rappresentanti, per obbedire al proprio mandato, non aveauo che ad ascoltare la voce della coscienza, e ad ispirarsi al santo amore di patria. —• La forma seria e strettamente legale, con cui venne emesso quel decreto, risponde abbastanza alle accuse, che i giornali austriaci scagliano contro al modo, con cui venne pronunziato il precedente del 2 api'-