465 sciplinali, nc avete inai veduti? Fate un poco di paragone fra quest’orda (fintami, e la vostra scelta ed educala truppa. Il valoroso vostro eroe, che per la propria destrezza e cultura seppe meritarsi alcune dozzine . d" ordini militari e civili, ditemi, il vostro Radelzky, come si contenne in Italia? Come osservò il trattato di Milano? Dove è l’onore del guerriero? Si promette più delle domande, per adescare goffamente ; e poi che si fa? A Vrienna s’impicca per grazia; in Italia si lucila per favore, si bandisce per buon animo, e da per tutto si requisisce; si confiscano i beni dei privati, garantiti in nome del sovrano imperatore, c tutto poi miglior bene dei sudditi amali. Dite al vostro eroe, che non i nostri, ma esso è il rinnegato Polacco. Ditegli che al suo petto manca ancora l/i croce di Santo Stefano, e clic qui lo attendiamo a meritarsela, assistilo dal suo stalo maggiore incorruttibile, alla testa de’ suoi prodi ondo salvare F impero......Voi, dopo aver versato il sangue dei fiduciosi, dopo aver fatto morire per iscaltra apparenza alcune dozzine d'ufficiali, c qualche centinaio dei vostri soldati, dopo aver fatto sacrificare il fiore della troppo credula gioventù d’Italia all’ambizione d’un re, che merita Neramente la vostra simpatia, vantandovi d’aver costrelto il Piemonte ad una capitolazione umiliante, capitolazione concertata prima di sonare I' attacco, ora col greco alloro sul capo pubblicate d’aver salvala l’Austria! No, no.... Non l’avete salvala. Adesso vi tocca salvarla, ma salvarla davvero; ora sì che vi attende una guerra leale di sangue. Sul suolo ungherese non si tradisce. Inviate al generale Velter centomila fiorini perche abbia ad abbandonare Comorn; e vedete il Vetter che, depositali i danari pei bisogni dell’ armata, in contraccambio vi rispondeva col distruggere quella di Jellacic. Spediste il professore Hainmer a destare la rivalità fra Behm e Dembinski, e Hainmer vi porterà Ja lista dei reazionarii da impiccarsi a Vienna. Dembiuski protesterà che in Ungheria sarà soggetto al generale Behm, per quante vittorie avesse a riportare, domandando solo di emularlo nel suolo tedesco, ov’ ò destinato a capo della stato maggiore. Dite che i Zichy hanno pubblicato un bando di cinquantamila fiorini di taglia sulla mia testa; e vedrete invece un Zichy prender 1’ armi tra le file ungheresi, e meritarsi il grado di maggiore nel miracoloso reggimento Goiss. Dite che il nostro partilo non trova simpatie in altre parti che nella fanatica Italia; ed io in risposta vi mostrerò, o signori, che voi credete di trovarvi tra le file ungheresi, ed invece siete circondati dai vostri stessi connazionali; da quei Tedeschi, che, conoscendosi legittimi figli di Massimiliauo e di Matalia, inorridendo dei degeneri fratelli strangolatori, qui in Ungheria vennero a lavare la non propria macchia combattendo per la causa divina: per la libertà. Quelli sono i Polacchi, ma non i venduti Polacchi, i masnadieri; no, tra quelle undici coorti troverete i primi dotti, i primi signori della Polonia. Quelli sono esuli italiani, fratelli di simpatia, che, campioni della stessa causa, troppo fidanti nell’ altrui assistenza, furono il limbello de’gabinetti, il bersaglio della fortuna; ed ora cercano qui di rendersi degne delle nostre promesse: promesse che noi manterremo. Ma conviene che voi cangiate tattica. Non isperats di vincere col tradimento, F erchè l’Ungheresc non conosce, e per istinto rifuggo da questo lin- r. vii. 30