347 succedere agli orrori della guerra la tranquillità della pace. Ma perche si adempia questo voto santissimo, degno della carità del Vicario di Cristo, è necessario, o Dilettissimi, che uniamo anche noi le nostre preghiere alle sue, e perciò nel p. v. Venerdì 10 corrente; giorno inemo-mliilc per tutta la Cristianità, come anniversario della sua gloriosa assunzione al soglio pontificio, celebreremo alle ore 41 la santa Messa, dopo la quale canteremo le Litanie de’ Santi nella Basilica Patriarcale-di S. Marco; e così pure sì farà in tutte le chiese parrocchiali, e de’Regolari di ambo i sessi, coir aggiunta in tutte le Messe dell’ orazione Deus a quo suncta desiderio, iu luogo‘dell’altra eh’è in corso; e ciò lincile durano le trattative di pace. Con questa occasione vi ricordiamo, che nell’altro Giovedì 22 pur corrente iu cui ricorre la solennità del Corptis Domini3 si farà colla maggior pompa possibile intorno alla piazza di S. Marco la consueta processione, alla quale interverranno coll’ordine già stabilito le Corporazioni ecclesiastiche e laicali, che sogliono avervi luogo. La Chiesa, come sapete, ha ordinata quella Festa, perchè il Ss. Sacramento, portato quasi in trionfo per le cristiane contrade riscuotesse da tutti i Fedeli i debili omaggi, e diffondesse le sue benedizioni sopra tutti i paesi. Raccomandiamo però a quelli che si assoderanno alla Processione, che conservino un modesto e riverente contegno, il quale esprima la fede, e la divozione, di cui debbono essere internamente compresi, ed a quelli che osserveranno il suo passaggio^ che stieno fermi al loro posto, in profondo silenzio, col capo scoperto, e colle ginocchia sul suolo, spezialmente al momento, che si danno le benedizioni, come se la piazza si fosse allora convertita in un tempio. Siccome poi fra le altre cause delle calamità temporali, che affliggono da tanto tempo anche i nostri paesi, sono spezialmente da ammararsi le irriverenze, e le profanazioni, con cui molti malvagi cristiani offendono direttamente questo Sacramento di amore, trascurandolo, o bestemmiandolo, o accostandosi indegnamente a riceverlo; così chi ama veramente la Patria, procurerà di renderlo ad essa misericordioso e propizio, compensandolo, per quanto può, degli oltraggi, eh’ ei riceve da altri, con affetti e dimostrazioni di vera e profonda pietà. A tal fine, seguendo 1’ uso da parecchi anni introdotto, per eliminare possibilmente dal mezzo di noi 1’ esecrabile vìzio della bestemmia, ordiniamo che anche quest’ anno in tutti i giorni dell’ Ottavario, aggiuntovi pure il Venerdì susseguente dedicato al sacralissimo Cuore di Gesù, si suoni per breve tratto in ciascuna Parrocchia la campana maggiore alle ore 3 pomeridiane, per invitare i devoti del Ss. Sacramento a recitare tre Pater3 Ave e Gloria per la conversione de’ bestemmiatori, accordando a chi eseguirà fedelmente questa pia pratica Indulgenza di cento giorni. Possano, o Dilettissimi, le nostre umili preci, mediante il patrocinio della gran Vergine e Madre Maria, e di tutti i comprensori beali, trovar grazia dinanzi a Dio, e giunga presto quel dì sospirato, in cui riformali sulle norme dell’Evangelio i nostri costumi, ed ottenuta mercè le paterne cure del magnanimo PIO una gloriosa e stabile pace^ ci sia dato intonar l’inno del ringraziamento a piè di quel medesimo altare, da cui ora liieciam salire i nostri gemiti e le nostre suppliche al cielo.