281 prescrivo al capitano Oudinot, mio ufficiale ¿’ordinanza, d’andare sino a'posti avanzati, con alquanti cacciatori a cavallo. Egli li trova a tre leghe circa dal nostro campo.- « Le parole pacifiche di quell’ufficiale sono accolte con una scarica, elio scavalca ua de’nostri cacciatori. Questo fatto è isolato, e non ci toglie ancora ogni speranza di conciliazione. Continuiamo a marciare senza incontrar E inimico, e ci appostiamo sul colle che domina E ingresso della città per la porta Portese, con l’intenzione di fare un ultimo appello alla concordia. Ma la bandiera rossa sventola su tutti i forti; oltraggiose grida accompagnano il fuoco più vivo. Malgrado gravi ostacoli, la brigata Mollière occupa le alture a dritta e a sinistra della strada. La fanteria, l’artiglieria, rispondono vigorosamente al fuoco della piazza; mi il nemico è dietro a’bastioni, mentre i nostri soldati sono allo scoperto. « Per fare diversione, prescrivo alla brigata Levaillant di fare un movimento aggressivo sopra una strada a sinistra, che mena a porta Angelica. Il valoroso ufficiale, che si offerse a condur quella truppa, in luogo di prendere la strada, che vi conduce al coperto de’bastioni, si mette in una via che vi conduce più direttamente, ma che è esposta al luoco del nemico. L’impeto de’nostri soldati non è rallentato, e benché la strada corra paralella a’bastioni, e a men che 200 metri da essi, ei 'i s’incamminano con grande temerità. « Nello stesso momento, i colonnelli Mérula e Boutin, del 20." e del ■vi." di linea, facienti parte della brigala Mollière, si avventano, con un cento uomini del loro reggimento, sulla porta Portese, e giungono lino al piede stesso del bastione; approfittando d’una svolta del terreno, vi s‘imboscano ; ma i lavori recentissimamente accumulali non permettono l'esito di si audace impresa. « Sin dal principio dello scontro, alcuni battaglioni nemici, che avevano tentalo di scendere nella pianura sono forzati a ritirarsi iu tutta fretta dietro i trinceramenti. « Noi non volevamo fare un assedio, ma una forte ricognizione, ed olla fu eseguita quanto più si può gloriosamente. « Ho dunque latto sospendere il combattimento, ed ho passata la notte nel luogo stesso ov’esso aveva incominciato, senza che nessun soldato del nemico abbia osato uscire da’suoi ridotti. « Il 1. maggio ed il 2 maggio, il corpo di spedizione è rimasto alloggialo a Castel di Guido; ho ricevuto l’avviso dell’arrivo a Civitavecchia della terza brigata. « Per facilitare la concentrazione, ho posto la prima brigala a Polidoro, la seconda, con l’artiglieria, a Palo. Vi ho costituito un deposito principale, d’onde sono in comunicazione facile, per terra e per mare, con la mia base d’operazione. « Non si ha quasi nessun insulto a temere, poiché dal 3, ed al momento in cui vi scrivo, non abbiamo veduto nessun nemico. « Non terminerò questo rapporto, sig. ministro, senza rendere alle truppe d’ogni arma del corpo di spedizione del Mediterraneo questa giustizia, che il loro coraggio e la loro energia furono mirabili. Questa