378 posso ricordare che col pianto la prontezza onde tante giovani intelligenze, dolci speranze della lor patria, diletta cura delle famiglie, onore del santuario, decoro della società, correvano a segnare dei loro nomi i ruoli delle volontarie milizie, e la fermezza onde si toglievano dal cuore dei genitori, dal seno delle spose, dall’amore dei figli, e tutte le privazioni e gli affanni e gli stenti a cui volonterosi soggiacquero per tanti mesi, e la ilare spontaneità di così lunghi sacrifizii, e l’allegrezza del loro animo gentile all’invito di battaglia quasi fosse invito nuziale; basterà adunque che vi risponda, e trovatene voi stessi le prove dentro dal vostro cuore: non ebbero, nè potevano avere altro fine che il bene della patria, la libertà dell’Italia. Che se la cosa è così, que’ nostri fratelli sono veri martiri della patria, martiri della libertà; d’una causa santa, giusta, ispirata da Dio; dunque martiri pure della religione di Cristo, che è santità, giustizia, ispirazione di Dio; che è la religione dei popoli, non la religione dei re; che vuole la libertà santa del popolo, non il crudele despotismo dei tiranni; martiri della giustizia di Dio, perchè la guerra che noi combattiamo è gasligo dell’Onnipotente alle infamie dei re, alle prepotenze dei grandi, non già flagello alle nequizie del popolo: chè Iddio quando voleva gastigare il popolo lo acciecava a domandare un re, non lo ispirava a liberarsene dal giogo. 0 Signore, vi preghiamo, concedete la beata pace e l’eterno riposo alle anime di que’generosi: le accogliete pietoso nei dolcissimi amplessi del vostro seno: i dolori, gli affanni, ¡I sangue, la vita che diedero a prò’ della patria ascendano come incenso di odore al trono della vostra di-una Maestà. Grande Iddio, benedite l’Italia. Voi, voi stesso l’avete creata col sorriso sul labbro perchè questa regina sorridesse a tutta la natura nella maestà della sua grande bellezza, deh ! che più oltre non sia vorace preda delle belve feroci. Pietoso Signore, ci benedite: ah! voi, voi stesso ci avete d’un raggio della vostra intelligenza divina chiamati a conoscere tutta la sublimità della nostra grandezza; voi del vivissimo fuoco del vostro amore celeste ci avete infiammati a provare tutto questo amore di patria; deh! che non restino le menti nostre abbrutite nell’oppressio-ne, e i nostri cuori gravati da così duro servaggio. 0 Signore, di questo bene supplichevoli vi preghiamo per le angoscie di tante spose vedovate dei loro compagni, per le lagrime di tanti innocenti bambini orbati dei loro parenti, per l'affanno di tanti vecchi padri privi dei loro dolci figliuoli; o Signore, benedite l’Italia; o Signore, donateci la sospirata libertà. Abbiamo molto sofferto, o Signore; i lunghi affanni nostri, le violente ambascie del nostro cuore, le devastazioni, i saccheggi delle nostre case, il disonore delle nostre donne, le profanazioni dei nostri tempii, • sacrilegii, le bestemmie, gli orrori dei nostri nemici, il sangue e le vite dei nostri fratelli domandano pure vendetta, o Signore; ed a voi solo sta la vendetta : ma noi sulle salme dei nostri compagni, noi vi doman* diamo la pace; noi vi preghiamo l’amore, noi non vogliamo che solo la nostra libertà.