392 dei primi e dieci dei secondi rimasero feriti o contusi, e finora , tre di (¡ue,sii dieci dovettero soccombere all’acerbità delle riportate lesioni. Arduo sarebbe il procedere a speciali onorevoli menzioni, mentre ciascuno ha ben meritalo a seconda delle proprie forze. Perciò non mi rimane che a congratularmi coi capi-battaglione Fauchè Gio: Battista e l’oscarini Jacopo Vincenzo, col capitano Degli Antonj Angelo Francesco, col sottotenente Foà Benedetto, col tenente Gradenigo Giorgio, perchè le fatiche da esso loro prodigate sul luogo del pericolo, furono secondate mirabilmente da sott’ ufficiali e militi ad incremento della giusta riputazione della cittadina milizia. Cilluditii della Guardia civica morti o feriti in conseguenza dell’ ultimo fatto d'armi di JUargliera. MORTI. j Sala Cristoforo il compagnia, iti battaglione, i legione; Tagliapietra Domenico ìv compagnia, ni battaglione, i legione; Trojan Giuseppe n compagnia, n battaglione, ìv legione. FERITI. Degli Antonj Angelo Francesco capitano, Panciera Marco, Benvenuti Antonio, Carraro Girolamo, Solenni Gio: Battista, Gallina Pietro, tutti della ìv compagnia, in battaglione, i legione; Diana Lorenzo della v compagnia del battaglione stesso —. Dal Prà Luigi, Gambarotto Pietro, l’iermartini Francesco, Walt Carlo, Bortoluzzi Vincenzo, Parolin Giuseppe, Romiti Carlo, Aidone Agostino, Gambarotlo Angelo, Costantini Giuseppe, Fineo Antonio} Priau Giuseppe, tutti della compagnia n dei civici artiglieri. § 416. A togliiuento di dubbiezze sull’applicabilità alla Guardia civica degli encomii proferiti col decreto 31 maggio dall’Assemblea dei rappresentanti dello stato di Venezia 3 pubblico il seguente dispaccio emanalo dal Governo dietro mia interpellazione : N. 8480. 2 giugno 1849. Al Comando generale della Guardia civica. « Il Governo riconosce ed apprezza le altissime benemerenze della milizia cittadinaj nè può non averle riconosciute ed apprezzate anche r Assemblea dei rappresentanti dello Stato. Lo stile conciso del decreto 31 maggio non consentiva d’individuare, ma i cittadini che compongono la Guardia civica sono ivi doppiamente contemplati e come milizie e come popolo, dappoiché in doppio aspello si sono resi benemeriti e col valore sotto le armi e colla perseveranza dei sagrifizii nella vita privata: Il Governo prega codesto Comando di far conoscere questi sensi alla egregi® milizia cittadina per la quale esso Governo ebbe sempre ed ha particolare riconoscenza ed affetto ». Così è riscontrato il rapporto I. corrente n. 4310. Il presidente MANIN,