KGÓ il ripigliar la via dell’esilio, ma non, com’ora, col dolore di non aver potuto, nè parlando uè tacendo, giovare alia causa della Nazione. Non eran da tanto; e lorse meglio così: il popolo d’Italia dovrà (piando che sia la propria salute a sè stesso. Erette ancora le barricate del marzo, davanti al fremito di tutta Italia, davanti al plauso e all’inci-tomento dì tutta Europa, i moderati inventarono.... il Regno Italico set-teuli'ionale e la fusione per via di muli registri ! Il dire come , conseguenza di quel meschino raggiro sostituito al grande, splendido concetto Italiano che viveva nell’anima dei giovani in Lombardia, per inettezza dapprima, per tradimento dettato dalla paura dappoi, rovinassero le cose lombardo-venete, non è qui mio istituto. Dirò bensì che per oscena sfrontatezza di piccole mene, adoperale a carpire i 'oli per la fusione, per accanimento di calunnie e vilissime personalità seminate, parlale, stampate pei muri contro chi anche tacendo non assentiva , per incapacità portentosa, per imprevidenza da un lato e raggiro astuto dall’altro, io non so di parlilo che sia sceso mai così iu fondo. A rilrarne le fattezze in quel breve periodo del maggio , converrebbe allo storico intinger la penna nel fango; se non che la storia1 lacerò di quelli uoiniccialtoli. I buoni erano; ma i più sprovveduti djl forti credenze e d’ energia per combattere : taluni dispettosi per altezza d’animo e spronali dalla natura a ravvolgersi, come Peto Trnsea quand$J uscì dal corrotto Senato, la lesla nel manto, anziché contendere di palmo in palmo il terreno. I repubblicani, anche quei tra loro che s’ erano su-; bilo dopo l’insurrezione costituiti in associazione, fino ai -12 maggio: tacevano, il 13 protestarono dignitosi, dichiarando a ogni modo non volersi fare promotori di risse civili; poi disperando per allora d’ogni rimedio, e convinti che bisognava lasciare si consumasse l’esperimento, si contentavano di registrare nell 'Italia del popolo le promesse tradite e vaticinii dell’ imminente futuro, dì linea iu linea av verali. La è storia questa, che nè calunnia di giornalisti nè altro potrà cancellare. E la Lombardia era nuovamente serva. Gli Austriaci passeggiavano ; le vie di Milano. lì re di Napoli s’ era rifatto tiranno ; Pio IX, papa , non dell’avvenire, ma del passato. Carlo Alberto mendicava alla Francia' aiuti che non poteva ottenere, all’Austria armistizi! disonorevoli e peggio. 11 sogno dei moderati sfumava; il Regno deli’Alla Italia moriva nella| nullità dei portafogli della Consulta. Scusate le ciarle. XII. Il conceUuccio dell’ Italia del Nord, anti-italiano perchè violando I4j indivisibilità della sacra bandiera italiana, e sopprimendo l’ipotesi della unità, pregiudicava coi voti d’una frazione questioni che spellano alla intera Nazione: — meschino perchè a fronte d’un fermento provvide«-!: ziatmente universale dall’Alpi al mar di Sicilia, non mirava che a ordinare una parte e all’impianto d’una specie di Prussia Italiana : —impo litico perchè creava sospetti e ripugnanze insormontabili nella Francia senza creare tanta forza che bastasse a non darsene cura : illiberale per ehè fidava lo sviluppo della giovine vita lombarda e d’una civiltà stan