532 'unire che i nemici della nostra santissima religione e della civile società sieuo allontanati dalla città di Roma e da tutto lo stato della Chiesa. E tosto che ciò sarà avvenuto, noi dovremmo certamente, con ogni vigilanza, studio e sforzo, procurare che tutti quegli errori, lutti quei gravissimi scandali, dei quali sì grandemente avemmo a dolerci con tutti i buoni, siano dei tulio tolti; e sarà nostra prima e principalissima fatica che le menti e le volontà degli uomini, traiti miseramente in inganno dalle menzogne, insidie e frodi degli empi, siano rischiarate colla luce della eterna verità, per la quale eglino stessi abbiano a conoscere i funestissimi frulli degli errori e dei vizii, e siano eccitati ed infiammati a ricondursi sulle vie della virtù, della giustizia e della religione. Concios-siachè ottimamente comprendete, o venerabili fratelli, quali orribili mostri di ogni genere di opinioni, staccali dal profondo degli abissi, invalsero ed infunino a rovina e devastazione da lungo tempo e per ogni dove, con grandissimo nocumento della religione e della civile società. Le quali perverse e pestilenziali dottrine sono dai nemici incessantemente, o colla voce e cogli scritti, o nei pubblici spettacoli, disseminate o propalate, affinchè la sfrenata licenza di qualsiasi empietà, cupidigia e libidine, di giorno in giorno viemaggiormente si accresca e si propaghi. Da questa fonie derivarono tutte quelle calamità, tutte quelle sciagure, tutti quei luttuosi avvenimenti, che sì grandemente attristarono, e tuttora contristano il genere umano e quasi tutto il mondo intero. E voi pure sapete quale guerra contro la nostra santissima religione si faccia anche di presente nella stessa Italia, e con quali frodi e macchinazioni i terribilissimi nemici della stessa religione e della civile società si sforzino di distorre precipuamente gli animi del volgo dalla santità della fede e dalla sana dottrina, e d’immergerli nei flutti effervescenli della incredulità, e a commettere qualunque più grande delitto. E per più agevolmente condurre a fine i loro divisamenti, e fomentare gli orribili moti di qualsiasi sedizione e tumulto, seguendo le tracce degli eretici, disprezzata olfatto la suprema autorità della Chiesa, non dubitano d’invocare, interpretare, invertire e travolgere, secondo il privato e pravo lor sentimento, le parole, i testi, le sentenze della sacra Scrittura, e con somma empietà non hanno orrore di abusare nefandamente dei santissimo nome di Cristo, uè si vergognano di asserire pubblicamente e all’aperto che, tanto la violazione di qualsiasi giuramento, quanto ogni allra scellerata e criminosa azione, ripugnante alla stessa natura, non solo non è da riprovarsi, ma è anche assolutamente lecita, e da encomiarsi con somme lodi, qualora, essi dicono, trattisi di amore di patria; nel qual empio ed ultimo argomento, logliesi adatto da tali uomini ogni onestà, virtù, giustizia, e con inudita impudenza si difende e si loda la nefanda condotta del sicario e del ladro. Alle altre innumerevoli frodi, che i nemici della Chiesa cattolica adoperano di continuo onde rimuovere e disvellere specialmente gl’ incauti e gl’imperiti dal seno della medesima Chiesa, si debbono aggiungere eziandio le acerbissime e turpissime calunnie, con che la nostra persona non vergognano vituperare ed offendere. Noi però, che qui in terra senza alcun nostro merito esercitiamo il vicariato di Quello che