DELLA GUERRA DI CIPRO LIB.III. 301 egli, che all’hora fi viveva ticuro , & quieto per gli altrui pericoli, & travagli, rimaneva con non leggier dubbio , che contra di fe poteffero volgeriì l’armi Turche-fche. Ma più che gli altri, i Vinetiani fi dimostrarono pron: ti, & ardenti in quelli ufficii, sì perche era l’intereffe loro maggiore , come ancora per non dare .alcun foipetto al Pontefice, che non fi movendo elfi per cofi importanti accidenti , non haveifero volti i fuoi penfieri più alla pace, che alla guerra , onde veniffe molto a raffreddarti verfo la lega l’animo di lui; il quale conolcendo, da tali operationi molto diverfe dal prefente bifogno effere a Vinetiani data grande occafione di penfare all’accordo co’ Turchi, gli teneva con molte^ Speranze confolati , & gli effortava ad ufare della prudenza , & moderanza propria di quel Senato , con la quale fi farebbono fuperate tutte le difficultà, per non privarli affatto ( quando pur non s’ haveffero potuto quell’ anno a tempo conveniente unire 1* armate ) di quel beneficio ancora , che nell’anno venturo s’ haverebbe potuto ricevere dalle più prette provifioni della guerra, & dalla mente del Rè di Spagna, più libera da altri travagli, & fincera da tali fofpetti . Furono dunque eletti Ambafciatori Giovanni Michele al Rè ChrifiianiiTìmo-, & Antonio Tiepolo al Rè Cattolico; 1’ uno, & l’altro de’quali con fomma diligenza ti conduf-fero alle Corti di quelli Prencipi. Efpofe il Michele , grandiffimo effere flato in ogni tempo nel S enato Vine ti ano il de fiderio del ben commune , & della concordia tra Prencipi Cbriftiani $ ma bora que¡lo effe rf fatto tanto maggiore , quanto che la guerra pre¡a contra’ Turchi, & il pericolo imminente a gli flati della República , infierne a quelli di tutta la Chriflianità , gli persuadeva a dovere con maggiore fludio procurare la quiete, la buona intelligenza fra Prencipi Cbriftiani, per potere unita-nenie volger fi contra il commune nemico . Per quefta cagia$> efferglt fiate graviffime le \ollevationi della Fiandra i travagli del Rè Cattolico j per quefta effer- 1572 Et i Vinc-tiani . Che imitino Amba-feiatore ad amtndut. Parole del Michele al Chriftianif-fimo.