273 fiuioiie per l'opinione pubblica; il lo perchè la coscienza mi dice che si calmeranno per tal modo molte ansietà , perchè non è possibile che ]iie‘ dispacci non contengano latti importanti. Così, non si è detto il numero esatto de’ feriti e de’ prigionieri. Ho qua una lettera, testé ricevuta. i/¡umori.) Voci diverse : Di chi è la lettera? I fatti son essi pienamente esalti? Il sig. Ledru-Rollin : Si pretende eh’ ei siano documenti inesatti ; bisogna convenire che il ministero avrebbe gran torto ad accusarci: ei nnn ne produce; è pur necessario che cerchiamo di supplire alla sua in-sulficienza ed al suo silenzio. Questa lettera dice che tre assalii furono falli in quattro diversi punii di Roma ; che -442 uomini circa furono posti fuori di combattimento; che 550 prigionieri furono fatli e sono entrati in Roma ... (la persona che scrive parlava con essi, mentre scriveva ); che In presa uni bandiera, che fra’ prigionieri era un colonnello e parecchi ufficiali. (Movimenti.) 11 presidente del Consiglio : Ora debbo volere che i dispacci sieno comunicati. Il sig. Ledru-Rollin: Eccola lellera; chi la scrisse parlava con essi, e mi scriveva parlando con loro. L’autore della lettera sostiene che parecchi di que’soldati erano mai a\igliali, entrando in Rdtua, di non vi trovare ISapoletaui. Era stato lor detto, e si aggiunge, che ciò era stato inserito nel-1‘ordine del giorno di parecchi reggimenti , che i Napoletani avevano precorso i Francesi ; che già essi erano entrati in Roma ; e che i soldati francesi combattendo i Romani, combattevano in pari lentpo i Napoletani eh’erano andati ad opprimer Roma. Si cita a questo riguardo Ja narrazione d'un ufficiale circondato da’suoi soldati, da’suoi 520 soldati, i quali confermarono a puntino le notizie che vi ho date, l’insinuazione ch’era siala fatta per ridurre quii poveri soldati a combattere contro Roma. Il generale Baraguuy-d’Hilliers : Non c’è bisogno di ridurli, essi hanno la coscienza del dovere. Quando un capo comanda, obbediscono. Il sig. Ledru-Rollin : Si aggiugne, e mi sta a cuore di promulgare questo fatto per onore del popolo romano, che, essendo la campagna di Roma, come sapete, deserta, l’Assemblea romana aveva proposto al ge-nerale supremo, per mezzo di due deputati, di lai- entrare a Roma tulli ‘ teliti, tutti gli ammalati; e che, avendo il generale rifiutato, la Costituente romana mandato aveva medici con medicine e tutti i mezzi di ^seiamento. Il ministro della guerra : L’esercito è provvisto di tulio. Il signor Ledru-Rollin: Mi risponderete, signor ministro: calmatevi u» poco. Ecco dunque ciò che ha fallo PAssemblea di quel popolo d’avventurieri e di briganti ! Or bene! io dicoche quando noi. semplici privali, abbiamo ricevuto ■'imili lettere , non è possibile che si tardi ventiquattr’ ore a scrivere i ■lspacci. X. vii. 18 ,