318 trovano in una condizione, non dirò pericolosa, ma in una condiziono nella quale avevano bisogno, in una terra straniera, d’udire uua voce di consolazione e d’incoraggiamento. Ho dichiarato, e sostengo qui con tutta la lorza delle mie convinzioni, ho dichiarato che quell’atto non aveva e non poteva avere altro carattere; non poteva e non aveva il diritto di legar la politica, non dico dell’Assemblea, ma del ministero, che non aveva deliberato su tal faccenda (benissimo!) ; che il diritto della politica era tutto fuori di quel bisogno simpatico, che aveva inspirata la lettera. Ecco ciò che ho detto, ecco ciò che sostengo. Il confesso, ho saputo questa mattina, per una comunicazione, che il sig. presidente dell’Assemblea si è compiaciuto di farmi (movimento d'attenzione); ho saputo che tal lettera era stata pubblicata nelle caserme con un ordine del giorno. Tal pubblicazione, come quella che moveva da un pensiero d’incoraggiamento, ch’era in certa guisa comandato dalla congiuntura, ed aveva per iscopo uomini che portano la nostra bandiera; tal pubblicazione, in questo limite e con questa restrizione, avrebbe potuto comprendersi. Ciò che mi pare tutt’affatto estraneo al poter militare, ciò che mi pare dovere dar motivo a spiegazioni da parte di chi ha sottoscritto quell’ordine del giorno, è un passo, in cui sembra che si abbia l’intenzione di dar alla lettera del presidente della repubblica un carattere politico, ch’ella non aveva. Ci sarà a questo riguardo una necessità; quella di domandare spiegazioni. Una voce: Certamente, sul passo che parla di riprovazione. Altra voce dal medesimo lato: Orbene! congedate il generale Chan-garnicr ! Il presidente del Coìisiglio: 11 governo ha la volontà di non permeitele che, mentre nel suo pensiero la salute del paese sta nell’unione di tulli i poteri dello stato fino all’estremo, si turbi quest’unione con atti fuori della politica.... (viva approvazione); che gli siano suscitati, quando l’opera sua è si penosa, si faticosa, che gli siano suscitati continuamente nuovi oslacoli, nuovi imbarazzi.... (Benissimo! benissimo! — Lunga impressione.) Il sig. di Larocliejacqiielein: Quest’è vera lealtà! (Impressione.) Il presidente del Consiglio: Quanto al merito stesso della questione, 1" Assemblea non aspetta da me ch’io entri in grandissimi svolgimenti, e * perchè nessun nuovo documento non è giunto al governo, che possa divenir il soggetto o la base di tali svolgimenti, e perchè non avrei se non a ripetere quel che ho detto sul carattere da mantenere alla nostra spedizione. Ripeto ciò che ho già detto più volle, o ciò che servirà di norma agli sforzi che dobbiamo ancor fare, per compiere la missione che abbiamo intrapresa in Italia. Noi andiamo in Italia, non per costituirvi un governo od abbattere un governo; andiamo in Italia per essere presenti a’fatti, che si preparano a Roma, ed esercitarvi una mediazione d’umanità insieme e di libertà. (Benissimo ! benissimo ! — Rumori a sinistra.) Il sig. Flocon: Ma voi non fate già questo! (Vive rimostranze a destra. — Non interrompete ! non interrompete !)