328 3 Giugno. IL GOVERNO PftOfYlSOUD DI VENEZIA 1 Decreta : Fino a nuova disposizione sono vietate le adunanze dei Circoli. Il presidente MANIN. 3 Giugno. BIOGRAFIA DEL COLONNELLO MORANDI DELL’ARMATA VENETA. Antonio Morandi, modenese, nacque sul finire del passato secolo e fino dai primi anni ebbe animo infiammato d’amore di patria e di odio per lo straniero. In quella terra ove regnava il tiraanucolo estense, il Nerone in miniatura de’nostri tempi, ebbe a soffrire persecuzioni d’ogni sorte, e queste giunsero a tal segno ch’egli, anima leale, non potè far a meno d’uccidere di propria mano un vilissimo sgherro del Duca, un commissario di polizia. Sebbene non avessero mai potuto le autorità ducali scoprire véramente l’autore del fatto, pure egli, inviso a quel governo, cadde in sospetto e per salvarsi dovette partire. Disse addio alla sua diletta patria l’Italia, e giurò la sua feda ad altra nazione che pugnava per la sua indipendenza. Guerreggiò in Ispagna e la storia di quel paese ricorda con onore il suo nome. All'epoca della rivoluzione della Grecia, Morandi a cui quel paese era caro per antiche memorie, passò colà, e operò atti di valore insigne. Unitosi a quelle bande armate, fò più volte abbrividire le schiere turche. Fu amico e collega dei campioni dell’indipendenza greca e ebbe legame d’intrinsichezza con Marco Bot-zaris. Fu elevato al grado di Colonnello. Al ridestarsi d’Italia, chiese un permesso dal suo governo e volò in nostro ajuto. Treviso l’ebbe fra suoi difensori, comandava un Corpo di volontari che sostennero con gloria quella città: quando il Municipio capitolò, egli non volle riconoscerne i patti perchè egli diceva io non so che sia capitolare. Dovendo lasciare la città rivoltosi a’ suoi, noi usciremo disse, e passeremo in mezzo ai tedeschi, alle porte di Treviso, un ajutante del Generale austriaco Weldcn gli porlo un salvacondotto per lui e la sua gente, e uscì con armi e bagagli e cogli onori militari, libero di recarsi ove gli piaceva. Recò seco anche un pezzo d’artiglieria. Senza cassa di guerra, senza mezzi di trasporto, con vestiti cattivi, seppe condurre illesa la sua colonna in Romagna, egli slesso per dar coraggio ai soldati camminava a piedi,