148 ogni parola vile sia respinta come ami’avvelenata. I pochi austriaci nel cuore che sono tra noi tremeranno del vostro sguardo, se osate guardarli jn faccia. Lombardi, doppiamente fratelli a noi del dolore; artiglieri, che portate i nomi de’Bandiera c del Moro; giovani colleglli ed amici di queste tre vittime; e voi tutti che combattete per Venezia e per l’italiana ed umana dignità, nelle vostre mani sta un grande destino. Popolo di Venezia e di Chioggia, che hai dimostrato tanta gioia dell’essere libero, che hai tanto perseverantemente patito, popolo docile e intelligente, religioso e affettuoso nell’anima, tu non ¡smentirai le promesse, non macellerai la tua fama, non lascierai profanare la bandiera sacra a S. Marco, benedetta da’sacerdoli, cara alla Vergine delle incontaminate vittorie. La fede tua in questo nome soave e santo della Vergine intenerisce e sublima. Siam lutti i suoi figli, tutti fratelli legati da immortale speranza. Su tutti la schiavitù, se, Dio liberi, ci cogliesse, peserebbe piena di terrori, d’infamia. Quel che patite per breve ora, è un nulla a quanto vi farebbe pati re il vincitore implacato. I commerci inariditi per sempre, le arti senza pane per sempre, l’arsenale annientalo per sempre, le forze marittime distrutte per sempre; leve forzate, multe di milioni, inquisizioni, supplizii; e ai sopravviventi, supplizio quotidiano, gl’insulti e gli spregi. Sacerdoti, parlate al popolo queste cose. Popolo, innalza gli occhi al cielo, volgili a’tuoi fratelli, e spera; e la tua costanza sarà coronala. Noi ti ringraziamo del tuo buon volere, ti ringraziamo de’tuoi patimenti. Militi difensori di Venezia, ogni goccia del vostro sangue darà frutti di gloria, e chiamerà su questa terra gloriosa, su queste acque liberatrici, le benedizioni del cielo, N. TOMMASEO. 27 Aprile. In appendice agli articoli inseriti a pag. 446 e 457 del voi. V, diamo gli storici ragguagli intorno alla solennità celebrata in Roma per 10 innalzamento in Campidoglio della bandiera mandata in dono alla capitale d'Italia dalla Guardia civica di Venezia; ragguagli che ci vennero or favorili da un [edele testimonio di veduta. Roma 7 gennciro d 8 49- A seconda di quanto era slato ordinato (in dal 4 corrente, la Guardia Civica raccoltasi ne’proprii Quartieri si è concentrata nella corte del Palazzo Colonna a’SS. Apostoli, con la sua Artiglieria, ed in forza di quattro Battaglioni era comandata in Capo dal General Zamboni e dal Tenente Colonnello Principe di Piombino con i Maggiori Senni, Lezzani e Lega. Ivi era anche riunito lo Stato Maggiore Generale ed ufficialità di ogni arme, Civica, Corpi franchi e Linea. La linea era tutta schierata sulla Piazza de’SS. Apostoli. 11 General Ferrari aveva depositato al Ministero dello Armi la bandiera che Venezia mandava in dono al Popolo di lloma.