462 sarebbero sicure di perdere colla patria la sussistenza delle loro care famiglie. Come i fieri Romani, affrontate voi tutti come tigri e leoni le falangi nemiche; colle sciabole, colle bajonette, coi coltelli a due mani da ogni parte ferite, a due mani da ogni parte uccidete. Per terra e per mare sono vicini i soccorsi possenti dei formidabili, invincibili, invulnerabili fratelli Ungheresi. Quei guerrieri terribili al pari degli antichi Macedoni, hanno in metà numero disfatto ccntomille austrorussi, hanno presi al nemico cento cannoni, hanno Occupata Presburgo, e si dirigono vittoriosi alla capitale del fracido austro impero ; ed una lor grossa colonna discende a marcia veloee per salvare 1’ oppressa e tradita Italia. No, che noi non saremo men prodi di questi nostri prodi fratelli! Coraggio, Veneziani! Coraggio! Non perdiamo in questo lusinghiero momento il frutto della nostra sublime prodigiosa vittoria ! Le catene austriache sono mille volte peggiori della morte. Osservate da quanti lati i forti eroi di Roma furono assaliti, e come seppero finora eroicamente difendersi. Napoletani, Spagnuoli, Svizzeri dal mezzodì, Francesi dall’occidente, Austriaci dal nord, dall’oriente, tutti tutti addosso ad una città, tutti contro un solo libero popolo. Ma i veri valorosi, quando difendono il loro sacro legittimo diritto, devono così pugnare, vincere, o morire. Non perdiamo tempo in sciocche paure, in vane parole, in funeste dubbiezze. Armi pronte ! petti forti! braccia attive ! e con silenzio, e con amor fraterno, costanza e fermo coraggio ! Roma si difese sul terreno, e fece prodigi di valore. Noi invece comballiamo sulle acque, e così abbiamo l’elemento più formidabile a nostra fortissima barricala. Resisteremo ad ogni costo; resisteremo fino all' ultimo sangue, ed anche fuor di queste lagune, emuli dei prodi Romani, in piena rapida precipitosa sortita, come per mare così per terra, noi pure intrepidi combatteremo, noi pur vinceremo. GIOVANNI TOPPANI. 22 Giugno. N. a8i. GOVERNO PROVVISORIO DI VENEZIA LA COMMISSIONE MILITARE DI GUERRA E MARINA CON PIENI POTERI di concerto col Comando generale della Guardia civica Decreta : 4. È istituita una compagnia, della forza di 200 uomini, aggregata al corpo marinai, pei trasporti militari per acqua in Venezia e nei prossimi circondarli.