509 nacquero dallo straniero che la contrista; e ad ognuno di quei nomi corrisponda una offerta mensile, una promessa di danai o e di sangue ; se il nome è di donna, un numero di coccarde e cartucce; le donne sono gli angioli di questa terra e il tocco delle loro mani le benedirà. Dovunque molti Ira voi si raccolgono a mensa d’amici, sia promossa una colletta per la cassa della nazione. Ogni viaggio impreso per diporto o per altro diventi una missione d’apostolato per la santa causa. Movete da tulli i punti a ricordare alle vostre milizie come siano schernite inerti c ingloriose ne’paesi stranieri, a ricordare alle milizie lombarde di qual gemilo geme la loro contrada e qual debito d’ iniziativa spetti ai loro drappelli. Chiedete a voi stessi — lasciate eli’ io vi ripeta la parola che or mesi sono vi dissi — chiedete a voi stessi ogni giorno al sorgere: che farò oggi io per la mia pairia? ogni notte apprestandovi al sonno: che ho io fatto oggi per la mia patria? e sia per voi giornata perduta, notte inquieta di rimorsi e nuove promesse d’attività quella in che voi non troverete da segnare un servizio anche menomo reso al paese. L’insistenza è il Genio d’un popolo: abbiatela e siate grandi. Il vostro servaggio dura da più di Ire secoli: insistete in vita operosa per tre mesi e sarete grandi. XIX. E quando sarete pronti: quando il fremito suscitato per magnetismo di comunione tra molti nell’anima vostra v’insegnerà, o giovani, che il lieto momento è venuto, che siete degni di prostrarvi un istante al Padre dei liberi e iniziare la bella impresa — ricordate allora, io vi prego in nome dei molti dolori che quella scienza ha costato a me e a molti assai migliori di me, le poche parole eli’ io sottosegnai nelle prime pagine di questo scritto: le Nazioni non si rigenerano colla menzogna: senza moralità politica non trionfa una causa di popolo. Ricordale, o miei fratelli, i trecento anni di muto corrotto servaggio che pesarono sulla vostra razza per aver fornicato coi principi o coi falsi leviti. Adorate il vero: dio e il popolo sia l’unica forinola che splenda sulle vostre bandiere. Dio e il popolo, taluni bestemmiano, non valgono a far la guerra; valgono battaglioni e cannoni. Meschini e irreligiosi beffardi! voi li aveste i battaglioni invocati ; e perchè servivano non a Dio ma ad uu uomo, perchè trattavano la causa non del popolo, ma d’un re, voi sapete a quali termini condussero la povera Lombardia e la Nazione con essa. XX. In un libro, eh’ io non ho veduto se non a brani in qualche numero del Risorgimento, Massimo d’Azeglio mi chiede: « credete veramente, ■ sinceramente, che il nostro popolo si leverà in massa bastante a vin-« cere l’esercito austriaco? » Veramente e sinceramente, com’io credo neH’anima mia immortale, credo che il nostro popolo si leverà, come già s’è levato, in massa contro l’austriaco ogni qual volta voi tutti, che pure avete dato prova d’amore aH’Iiidipendeuza, invece di combat-