4 Aprile. IL SENATORE DELAUNAY 27 presidente del consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri di S. M. il re di Sardegna. Il senatore Delaunay è queir impiegato alla prefettura di Chambery, che nel 1814 incaricato di un dispaccio, lo consegnò all’armata nemica c s’ebbe in premio il grado di capitano. Delaunay nel 1835 sedeva nei famosi tribunali militari, che fecero inorridire tutta Europa e non potranno essere che memoria d’orrore per il Piemonte. Il generale Delaunay, condegno ministro di Vittorio Emanuele, è il soldato che in Chambery entrò a cavallo nei caiTè per sciabolare il popolo, l’uomo aristocratico, che in Sardegna si mostrò prepotente, ed esercitò il dispotismo con tutta la pompa della sua tristizia. Fregialo di un nastro tedesco, si gloriava di essere amico di Radetzky, e allorquando si commosse la città di Cagliari, e la gioventù infervorata domandava rimbarco per andare ai campi lombardi, egli, il viceré Delaunay, commiserava gli Austriaci, fatti segno d’ira ingiusta, e colle mutazioni dava tempo e comodo a quelle riflessioni che attutano l’entusiasmo, e fanno prevalere gli affetti domestici e peculiari a danno della santa causa. 11 capo del nuovo ministero sardo inviato lo scorso dicembre proconsole nella Liguria a reprimere le generose manifestazioni, colle quali Genova festeggiava l’anniversario della cacciata degli Austriaci, vi occupaci degnamente il posto medesimo tenuto, nel 4746, dal generale tedesco Botta Adorno, cioè il forte dello Spirito Santo, dal quale stava preparando, per quanto era da lui, l’eccidio di quella gloriosa città. Genova non dovette la propria salvezza che al dignitoso contegno de’ suoi cittadini. 5 Aprile. « Un dispaccio del feldmaresciallo conte Radelzky al presidente dei ministri principe Sclnvarzenberg, datato dal quartier generale di Novara il 24 corrente alle 12 ore di notte, è del seguente preciso tenore : Ebbi l’onore di spedire a questo eccelso i. r. ministero di guerra la mia ultima comunicazione, nella quale annunziai essersi avanzata l’armata tino a Mortara nonché lo splendido combattimento che ebbe luogo colà, che fini colla presa del luogo stesso. Oggi però devo annunziare all’ i. r. ministero di guerra una vittoria mollo più importante e decisiva. L’armata nemica, la cui linea di ritirata venne tagliata già coll’ aver presa Mortara, si è risolta a tentare la sua sorte colla forza di 50,000 uomini nella posizione di Olengo, innanzi a Novara. Il secondo corpo, formante l’avanguardia, sotto il comando del valoroso generale d’artiglieria d^Aspre, marciò ieri da Vespo-