200 Il ministro: Altre testimonianze dichiaravano che non si farebbe a Roma resistenza; che lutti vi accoglierebbero i soldati francesi. A .sinistra : Eh via! eh via! Il ministro: Dico che abbiamo prodotto dinanzi la Commissione le lettere, ch’ella ci ha chieste; ma che potrei arrecar qui venti passi di altre lettere, le quali dichiarano precisamente che i soldati francesi sarebbero siali accolti con premura a Roma. (Negative a sinistra.) Di più, come ho dello da principio, è evidente che il generale Ou-dinol, lasciando Civitavecchia con 5,000 uomini, non andava a Roma nel pensiero (l'incontrarvi una forte resistenza. (A’voti! a’voti!) l'n rappresentante alVeslrema sinistra: 1 ministri meriterebbero d’essere mandati a Yincennes. (Agitazione.) Il sig. Grevij: Chieggo di parlare. Il ministro: Odo un’interruzione: « I ministri a Vincennes! » Questa interruzione si produca sotto la forma d’un’ accusa; ella è la forma regolale. Parecchie voci: Verrà il momento. Il sig. Grevij: Mi duole che una interruzione, sfuggitami in'volonta-riamente, mi conduca in bigoncia; ma non ho compreso come il signor ministro degli affari esterni sia venuto due volte ad accertarvi con tanta insistenza che, quando il generale Oudiuot è parlilo da Civitavecchia, ci credeva di non trovar resistenza, mentre abbiamo una sua lettera, che ora leggerò all’Assemblea, e nella quale il generale annunziava eli’ci partiva con l’intenzione d’assalire i Romani. Ecco tal lettera: « Gli uomini, che immersero nell’anarchia le popolazioni romane, non possono rassegnarsi a lasciar il potere .... » 11 ministro: Ciò fu letto. Il sig. Grevy : Permettete; non fu letto quel eh’è nella fine. Le son quattro righe sole; non siale impaziente. « Il governo romano ci getta una specie di disfida, che il dovere ed il sentimento militare mi prescrivono d’accettar senza indugio .... » Il ministro degli affari esterni: Sì, la dichiarazione che metteva fuor della legge l’esercito fraucese. 11 sig. Grevij: « Il corredo non è ancora interamente sbarcalo, c lullavia non esito a marciare direttamente sopra Roma, con soli 5000 uomini circa. » E egli questo il linguaggio d’un uomo, che credesse di non incontrar resistenza? (Benissimo! — A'voti! a'voti!) Il presidente legge la risoluzione proposta dalla Commissione, da cui il generale Baraguaij-d'Hilliers propone che siano levate le parole: ;'in a lungo. La Commissione si oppone a quest’emenda, e l’Assemblea la scarta. Lo stesso generale Baraguaij-d’Hilliers propone quindi un ordine del giorno ragionato, del tenore seguente: « L Assemblea nazionale, convinta che risulta dalle istruzioni, date