237 disperata, nelle braccia dei tiranni, che sono alle porte sue, per far causa comune con essi, e per ingrossar quella lega, che forse certi cattivi cittadini chiamano in Francia perchè la si venga a fondare, ciò che altri chiama l'ordine e ch’io chiamo la monarchia! ( Acclamazioni ed ap-¡limisi a sinistra. ) Quanto a me, il dichiaro nella mia convinzione profonda, se, nello islaute, in faccia al paese, in faccia a Dio^ che abbiamo oltraggiato con l'empia effusimi di quel sangue .... ( Rimostranze a destra. ) A sinistra. Sì, sì ! II sig. Giulio Favre: Sì, che abbiamo oltraggiato! .... (Risa dubi-tutive in parecchi banchi. ) Scorgo alcuni membri di quest’ Assemblea, che hanno il coraggio di lasciar errare sulle labbra loro il sorriso..... ( Esclamazioni a sinistra. ) Una voce : E’ sono gli Austriaci dell’Assemblea ! Il sig. Giulio Favre : Questo contegno, il sentimento che lo inspira, io li denunzio al paese ! A sinistra: Benissimo! benissimo! Il sig. Giulio Favre: Come! quand’io vengo qui a raccontare tal lacrimevole storia d’un esercito francese, mandalo sotto la bandiera della libertà, e che mette a morte popolazioni amiche, le quali ben hanno, probabilmente, il diritto di vivere sotto il sole italiano, voi non trovate fllra protesta nel vostro cuore! Voi ridete? bene, il ridico, siale giudi-enti, non chieggo di più. (A sinistra: Benissimo!) Quanto a me, signori, termino dicendovi che, nella mia convinzione profonda, se quest’Assemblea non protesta solennemente, s’ella non prende immediatamente un partito di vigore, il nostro influsso in Europa è spac-tialo. Il nostro nome sarà vilipeso, strascinalo nel fango e nel sangue; cadremo più in basso clic l’Austria, rispetto all’Italia; poiché l’Austria in Italia è guidata dal suo utile personale: ella confisca, ella ruba, ella arricchisce le sue proprie popolazioni, ella spoglia quegl’infelici e nobili bombardi; ma quest’è suo utile personale. Quanto a noi, signori, sotto la monarchia francese, sotto una monarchia che non era la vostra , poiché elF era una monarchia d’ onore c di dignità pel nome francese; sotto la monarchia, la Francia mandava i suoi soldati in Grecia per proteggervi la libertà; la Francia , in tempo più lontano, mandava i suoi uomini sulla terra d’America per opporsi «Ila persecuzione ed alla tirannia inglese; la Francia fu sempre, in ogni tempo, quando fu governata da capi degni di lei, il cavaliere della libertà e delle idee generose e liberali ! ( Applausi a siìiistra. ) E voi, che fate voi della Francia? Ne fate il gendarme dell’ assolutismo ! Una voce : Della santa alleanza ! Il sig. Giulio Favre: Con perfidie e con parole ambigue, voi ottenete un voto, e di quel voto usate perchè il nome della Francia sia maledetto. Ancora una volta : se volete, signori, impedire che il male vada più oltre, ed egli è enorme; se volete impedire eh’esso diventi incurabile;